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Redazione di Met
A Firenze “Leggere… per dimenticare” con Ugo De Vita
Il 12 agosto in Palazzo Vecchio, in Sala Macconi, il nuovo progetto interdisciplinare di studi, ricerca e spettacolo
Voce inconfondibile del panorama nazionale, Ugo De Vita, attore e docente universitario, presenterà il suo progetto contenitore con il Comune di Firenze “Leggere… per dimenticare” nell’ambito di “Officina della poesia il teatro e le arti” con un ciclo di lezioni in gratuità alla cittadinanza, presso le Murate e le Oblate il 12 agosto, alle 11, in Sala Macconi.
La voce inconfondibile dell’autore attore sarà itinere tra prosa, poesia e didattica che accompagneranno l’intera nuova stagione.
Il 12 agosto in Palazzo Vecchio in Sala Macconi con il Comune di Firenze alle 11 sarà presentata l'iniziativa che sarà diffusa negli spazi più importanti della città, dal Puccini, alle Oblate, le Murate, il Niccolini in attesa della definizione di 'Per amore dei poeti' e della sua quarta edizione al Teatro della Fondazione Nazionale della Toscana. In forme e con iniziative diverse e distinte, le realtà più importanti intellettualmente della città non mancheranno questo appuntamento che da anni, in gratuità, offre alla cittadinanza in collaborazione con le strutture del Comune di Firenze e di privati iniziative di altissimo livello ad ingresso libero.
Sarà così con le lezioni in presenza che si terranno alle Murate su “Vita e Opere” di Aldo Palazzeschi, al pomeriggio, dalle 16.30, dall'8 ottobre 2024, quindi fino a maggio 2025.
Il Comune di Firenze già da ora ha aderito alla iniziativa e concesso la presentazione alla stampa in Sala Macconi.
Fuori Firenze spicca la presenza del Prof. De Vita nei due moduli del master di Filosofia a Padova, con Ordinario, la studiosa, Professoressa Ines Testoni, personalità di rilievo internazionale.
Al Master De Vita aderirà con due interventi, in due modulistiche distinte, l’uno di “Filologia della voce” e l’altro legato al “Senso intimo del congedo alla vita”, a cui hanno partecipato negli anni scorsi alcuni tra gli intellettuali più apprezzati in Italia. Sono già iscritti laureandi e specializzandi di facoltà.
“Non vorrei traesse in inganno il titolo assegnato al progetto, nessuna contrapposizione con la splendida iniziativa del Comune di Firenze “Leggere per non dimenticare”, poiché la storia è monito e insegnamento costante, necessario per consegnare ai giovani il nostro passato - spiega De Vita - È importante alternare luoghi come teatri e atenei, restituire valore al pensiero come approfondimento della realtà e non “fuga”, in modo da scavare e cercare le ragioni intime e l’intimo sentire di tutto”.

Questo anche oltre lo stretto ambito del teatro e la letteratura?

“Vorrei dare segnale che indichi come si possa andare oltre ciò che riguarda l’arte drammatica, quindi occupare luoghi non convenzionali, perché il sapere o i saperi non abbiano luogo fisso, e staticità di sede, e poter così favorire fruizione delle didattiche, in particolare della poetica teatrale, quando essa avvicina la filosofia.”.

È qualcosa che si può accostare al lavoro di Bene?

“Carmelo Bene è stato il primo e l’ultimo grande interprete-scrittore che ha saputo e per cultura “dialogare” con Deleuze e Lacan e con quanti hanno dato a quella esperienza, senso proprio di sperimentazione in scena, mentre si consolidava la figura del regista. Oggi credo siamo rimasti pochi , con Lavia e Mauri, a credere al teatro come forma “veicolare” di sapere e alla figura intellettuale dell’attore. “Leggere per dimenticare”, trattiene “segreto e mistero” della lettura: “leggere” è fare propria la parola, per restituirla nuova e diversa e farne musica.”

07/08/2024 22.30
Redazione di Met


 
 


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