Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Il maestro Luciano Acocella, al suo debutto al Maggio, con un programma di composizioni di Maurice Ravel, Pëtr Il’ic Cajkovskij e Modest Musorgskij
Giovedì 26 settembre 2024 alle ore 20. Solista al pianoforte Giuseppe Albanese in una delle composizioni più note di Pëtr Il’ic Cajkovskij: il Concerto n. 1 in si bemolle maggiore op. 23 per pianoforte e orchestra.
Giovedì 26 settembre 2024 alle ore 20, in sala Zubin Mehta, il terzo concerto sinfonico della Stagione autunnale del Maggio: sul podio, al suo debutto al Maggio, il maestro Luciano Acocella alla guida dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Solista al pianoforte nell’esecuzione del concerto n.1 di Cajkovskij, Giuseppe Albanese.
In apertura, una composizione dai toni fiabeschi: Ma mère l’oye di Maurice Ravel. Ipotizzato come dono ai figli di due suoi amici, il musicista s’ispirò ad alcune celebri favole francesi di Charles Perrault, Madame d'Aulnoy e Madame Leprince de Beaumont come “La bella addrormentata nel bosco”, “Pollicino” o “La bella e la bestia”: semplicità di mezzi, trasparenza nella strumentazione e indiscussa raffinatezza stilistica sono gli ingredienti con cui Ravel realizza questo delizioso quadretto fiabesco. A seguire una delle composizioni più note e apprezzate di Pëtr Il’ic Cajkovskij: il Concerto n. 1 in si bemolle maggiore op. 23 per pianoforte e orchestra. Composto tra il 1874 e il 1875, salvo poi tornarci sopra altre due volte per darne una versione definitiva nel 1889, è entrato nell’immaginario comune come emblema del concerto tardo romantico caratterizzato da melodie di grande espressività e sentimentalismo. Il pianoforte è indubbiamente il protagonista assoluto con una scrittura altamente virtuosistica. In chiusura del concerto, i celebri Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij. Composti nel 1874, in memoria dell’amico Viktor Hartmann (pittore e architetto), nascono originariamente come ciclo pianistico, che sarà in seguito orchestrato nel 1922 da Maurice Ravel. Nei Quadri, il compositore descrive una passeggiata immaginaria tra le sale dell’Accademia delle Belle Arti di San Pietroburgo dove furono esposti i dipinti di Hartmann dopo la morte. Sono dieci i quadri riproposti in altrettanti pannelli musicali intervallati da una promenade - un interludio dal carattere sempre cangiante - in cui la creatività visionaria dell’autore restituisce immagini molteplici. Molto conosciuti nella cultura popolare, sono stati spesso oggetto di citazioni in film come “Il secondo tragico Fantozzi” (in cui la promenade fa da colonna sonora alla celeberrima sequenza de La corazzata Potëmkin, ricostruita appositamente per quel film) o Il grande Lebwoski o addirittura di una rilettura in chiave progressive rock degli Emerson, Lake & Palmer (con un album, omonimo della composizione, che alterna i brani di Musorgskij a quelli inediti della band).
Biografie
Luciano Acocella completa gli studi musicali presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e alla Royal Academy of Music di Copenhagen, per poi continuarli all’Accademia Musicale Chigiana, all’Accademia di Santa Cecilia, alla Kirill Kondrašin Masterclass e all’Accademia Musicale Pescarese. Dopo essere stato premiato, nel 1996, alla Prokof’ev Conducting Competition (Mosca) e alla Dimitri Mitropoulos Conducting Competition (Atene), inizia una proficua attività che lo vedrà esibirsi nei principali teatri internazionali. È stato ospite di vari Festival internazionali, ha registrato diversi CD in campo operistico e da 14 anni dirige “Musiques en Fêtes”, concerto lirico-sinfonico trasmesso in diretta da France 3 TV, dal Thêatre Antique d’Orange. Contemporaneamente rivolge la sua attenzione verso gli aspetti formativi dei giovani musicisti, svolgendo ormai da vari anni l’attività didattica come docente all’Accademia Musicale Chigiana, alla Scuola dell’Opera italiana del Teatro Comunale di Bologna e al Conservatorio G.B. Martini sempre a Bologna. Presente in giurie di concorsi internazionali, nel 2023 è stato invitato dal Forum Ambrosetti in qualità di relatore per la sua attività artistica e in ambito didattico - formativo.
Solista al pianoforte è Giuseppe Albanese: tra i più richiesti pianisti della sua generazione, è invitato per recital e concerti con orchestre da autorevoli istituzioni internazionali e ha collaborato con alcuni dei più illustri direttori. In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche e nei più importanti teatri. Negli ultimi tempi il Giuseppe Albanese si è distinto per essere stato invitato a suonare in ben dodici delle tredici Fondazioni Liriche italiane quali: Petruzzelli di Bari, Comunale di Bologna, Lirico di Cagliari, Maggio Musicale Fiorentino, Carlo Felice di Genova, San Carlo di Napoli, Massimo di Palermo, Opera di Roma, Verdi di Trieste, Fenice di Venezia, Arena di Verona e Regio di Torino. Attualmente è docente di Pianoforte al Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena.
25/09/2024 10.22
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino