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MEMORIE DI FUTURO è il frutto di felici concomitanze: nel 2024 cadono i 100 anni dalla nascita di Adriano Latini - mitico sindaco di Fiesole dal 1965 al 1980 - ma anche i 50 anni dalla fondazione della Scuola di Musica di Fiesole.

Grazie ad una capacità rara di mobilitare la cittadinanza e un vero amore per il territorio e la cultura, Latini seppe portare all’attenzione internazionale questo piccolo borgo facendone un centro ammirato nel mondo per l’esperienza innovativa nell’ambito della cultura e formazione musicale.
Guidato da singolare acume, chiamò accanto a sé un gigante della musica come Piero Farulli, per oltre trent’anni violista del celeberrimo Quartetto Italiano con il quale onorò il nome dell’Italia nel mondo.
Piero, figlio di povera gente, il padre ciabattino e la madre bidella di scuola, ha sempre considerato la musica come uno strumento privilegiato di riscatto sociale, il far musica insieme uno strumento prezioso per educare all’ascolto reciproco.

Suonare in quartetto, cantare in un coro è scuola altissima di democrazia dove ciascuno è essenziale alla creazione del risultato comune.
Solidarietà, inclusione, ascolto sono i presupposti per una società coesa, dove nessuno sia considerato “uno scarto” secondo le parole di papa Francesco.
Ecco perché si devono anche festeggiare i cinquant’anni della Scuola di Musica di Fiesole, istituzione aperta a tutti, piccoli e grandi, dalla culla alla vecchiaia, dilettanti e aspiranti professionisti.

La storia della Scuola, fondata da Piero Farulli nel 1974, è l’incarnazione dei suoi principi sociali e culturali.
La Scuola è un modello talmente stimato da aver goduto dell’attenzione di Claudio Abbado che gli destinò il suo emolumento di Senatore a vita e volle venire a dirigere l’Orchestra Giovanile Italiana, come del resto hanno fatto tanti illustri maestri da Carlo Maria Giulini, a Giuseppe Sinopoli, Riccardo Muti, Zubin Metha, Daniele Gatti, etc.

L’attuale situazione internazionale contrassegnata da venti di guerra, degrado sociale, caos di valori, disorientamento e violenza generalizzata, ci spingono a tentare di dare un piccolo contributo a sostegno dei giovani e alla costruzione di una società meno deprivata di orizzonti cui volgerci.

Figure esemplari e umanissime come Latini (operaio, sminatore, partigiano, Sindaco con la sola quinta elementare), capace di sostenere Piero Farulli nella creazione del Comitato nazionale di Musica e Cultura per tirare giù dalla torre d’avorio i musicisti perché operino nella società per offrire a tutti questa ricchezza che mette in comunicazione l’umano col Divino, sono oggi preziose figure di riferimento che indicano le vie del futuro.

Il documento La Via della Musica (risultato del convegno svoltosi nel Dicembre 2020 per onorare la memoria di Piero Farulli nei cento anni dalla nascita e che prevedeva l’inserimento della pratica attiva della musica a partire dall’Asilo Nido fino all’Università e oltre) fu presentato nel 2021 da Gianni Letta, nostro Presidente Onorario, ai Ministri della Istruzione, Università e Cultura del Governo Draghi.
L’accoglienza fu entusiasta e il Ministro dell’Istruzione avviò l’iter legislativo. Purtroppo, pochissimi mesi dopo cadde il governo.

Con questo Convegno vorremmo riprendere il discorso ripresentando il progetto La Via della Musica agli attuali ministri.
Sarebbe un grande contributo alla sconfitta della povertà educativa e al recupero della capacità di ascoltare anche gli ultimi.

Un messaggio universale come quello dell’educazione alla pratica attiva della musica deve essere veicolato ad una platea ben più ampia dei 300 accolti nel nuovo Teatro di Fiesole e per questo abbiamo rinnovato la collaborazione con la casa editrice Giunti, da sempre attenta alle tematiche della formazione, perché si riprenda la sinergia attivata per il convegno 2020, diffondendo con lo streaming l’iniziativa fra i docenti a livello nazionale.