Regione Toscana
Consiglio della Regione. Qualità dell’aria: cremazione, nuove disposizioni tecniche a partire dal 1° gennaio
La commissione Territorio e Ambiente ha espresso parere favorevole a maggioranza sulle modifiche introdotte sulla verniciatura delle casse, al fine di rendere meno difficoltosa l’attività dei forni crematori. Arpat non ha ravvisato controindicazioni, rispetto ai limiti di emissione previsti dal Piano regionale
La commissione Territorio e Ambiente, presieduta da Lucia De Robertis (Pd) ha espresso parere favorevole alla modifica dell’allegato 2 del Piano regionale per la qualità dell’aria ambiente (Prqa), nel quale sono definiti, tra le altre cose, i valori di emissione e le prescrizioni per i forni crematori cimiteriali. Il parere è stato espresso con il voto favorevole del Partito democratico e il voto di astensione di Lega e Fratelli d’Italia.
La commissione si è riunita dopo l’ultimo Consiglio del 2024, una volta esaurito l’impegno sulla manovra di Bilancio, in considerazione dell’urgenza, come sottolineato dalla presidente De Robertis: con il parere espresso oggi, la Giunta potrà infatti approvare l’atto entro la fine dell’anno, saranno così evitati problemi procedurali dal 1° gennaio. “Non avremmo voluto aggiungere altro dolore alle famiglie che si troveranno ad affrontare momenti così difficili”.
Le modifiche riguardano alcuni aspetti tecnici necessari a rendere meno difficoltosa l’attività dei forni crematori e sono stati concordati con associazioni del settore, stante la difficoltà manifestata a garantire che i feretri siano introdotti del tutto privi di metallo e a garantire e verificare che il legno utilizzato per la costruzione dei feretri sia classificabile come “dolce”, “non resinoso” e “non aromatico (com’era previsto finora). Di qui le due modifiche disposte: “I feretri dovranno essere introdotti nei forni previa rimozione di tutti gli elementi in metallo e plastica presenti all'esterno, fatta salva la minuteria di assemblaggio” e “dovranno essere impiegati feretri di legno grezzo o verniciati ad acqua o con trattamenti, rivestimenti e finiture esterne ecocompatibili”. Le modifiche si intendono riferite agli impianti/stabilimenti di forni crematori cimiteriali già autorizzati all’entrata in vigore del Prqa, approvato nel 2018, che avevano tempo fino al primo gennaio 2025 per mettersi in regola, nonché agli impianti/stabilimenti di forni crematori cimiteriali nuovi.
La presidente ha ricordato il parere tecnico di Arpat, che, anche a seguito di consultazione con esperti dell’Agenzia, “non ha ravvisato controindicazioni alla riformulazione della prescrizione, nel rispetto dei limiti di emissione previsti nel Prqa per la specifica attività”.
23/12/2024 15.52
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