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Sono passati 50 anni dall'uccisione del brigadiere Leonardo Falco e dell'appuntato Giovanni Ceravolo, vittime assieme all'appuntato Arturo Rocca (rimasto ferito gravemente) del terrorismo nero, durante un controllo di polizia avvenuto il 24 gennaio 1975 a Empoli.

Anche quest'anno la Questura di Firenze ha organizzato la cerimonia in ricordo dei due poliziotti, decorati con la Medaglia d’oro al merito civile il 12 maggio 2004.

Alle 9.30 di domani, venerdì 24 gennaio 2025, verrà deposta una corona d'alloro alla lapide dei caduti nella sede del commissariato di P.S. Empoli (piazza Antonio Gramsci, 46).

Alle 10 si celebrerà la messa in suffragio al Santuario della Madonna del Pozzo (piazza della Vittoria, 1).

A seguire, l'ultima tappa in viale Giovanni Boccaccio, 25, luogo dell'attentato, verrà deposto un mazzo di fiori davanti alla pietra d'inciampo e alla targa in memoria.

LA SERATA DI APPROFONDIMENTO - Come già annunciato, alle 18 alla Casa della Memoria (via Livornese, 42) si terrà l'iniziativa '24 gennaio 1975. Una storia nera'. L'evento è organizzato dalla biblioteca Renato Fucini di Empoli.

Dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco Alessio Mantellassi, interverranno: Alessio Ceccherini, storico del terrorismo anni '70, Pietro Suchan, ex procuratore di Lucca e della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, Anna Falco, figlia del brigadiere ucciso Leonardo Falco, Emilio Chiorazzo, giornalista e scrittore, e Vito Bollettino, scrittore. L'evento è a ingresso libero.

I FATTI DEL 1975 - Quel 24 gennaio tre poliziotti si recano in serata nell'abitazione di Mario Tuti, al civico 25 di via Boccaccio. Devono eseguire un mandato di cattura per quello che allora era geometra del Comune, ma che in realtà era militante del gruppo neofascista Fronte nazionale rivoluzionario. Tuti apre il fuoco sparando con un'arma automatica contro i tre. Falco e Ceravolo muoiono sul colpo, Rocca rimane ferito gravemente. Tuti verrà arrestato in Francia solo il 27 luglio dello stesso anno.