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Pergola, Niccolini, Mila Pieralli, Rifredi
Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses in 'Le cinque rose di Jennifer
Dal 29 al 4 maggio | Teatro della Pergola, Saloncino ‘Paolo Poli’ (martedì, mercoledì, venerdì, sabato, ore 21; domenica, ore 16). Durata: 1h e 30', atto unico.
Verità e sogni confusi nel racconto lucido di chi non ha più spazio e parole per “aspettare” un arrivo che possa scaldare il cuore. Geppy Gleijeses e Lorenzo Gleijeses portano in scena al Teatro della Pergola, nel Saloncino ‘Paolo Poli’, dal 29 aprile al 4 maggio, Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello, il testo più simbolico del drammaturgo napoletano, quello che nel 1980 lo impose all’attenzione del pubblico e della critica.

Jennifer è un travestito romantico che abita in un quartiere popolare di Napoli. Chiuso in casa ad aspettare la telefonata di Franco, l’ingegnere di Genova di cui è innamorato, gli dedica continuamente Se perdo te di Patty Pravo alla radio che, intanto, trasmette frequenti aggiornamenti sul serial killer che in quelle ore uccide i travestiti del quartiere.

Spiega Geppy Gleijeses: «Travestito è una parola molto precisa e indica, come sostantivo, “l’omosessuale maschile che si veste da donna e talvolta si prostituisce” e come aggettivo o participio passato del verbo “travestire” “colui che nasconde la propria vera natura assumendo idee e atteggiamenti profondamente diversi dai propri”. Ecco che l’essere attore come l’avere assunto o finto l’identità femminile implica un processo già avvenuto di “travestimento” morale e fisico. Il travestito è una creatura di confine, “figura deportata” come definisce Ruccello i suoi personaggi, non è un transessuale, non ha fatto il grande salto, vive la sua condizione generalmente in modo doloroso e comunque iperbolico, toccando gli estremi della depressione e dell’euforia, creatura meravigliosa, fragile, delicatissima, a volte violenta, ma sempre emarginata».

Tra solitudine ed emarginazione, Jennifer è un travestito che sopravvive ai margini dell’umanità desolata ritratta da Annibale Ruccello nella sua opera d’esordio, Le cinque rose di Jennifer, che consacrò nel 1980 il successo del giovane autore partenopeo.
Con l’interpretazione di Geppy Gleijeses e Lorenzo Gleijeses, le due protagoniste, Jennifer e Anna, arrivano al Teatro della Pergola, nel Saloncino ‘Paolo Poli’, dal 29 aprile al 4 maggio, per condurci nell’universo del drammaturgo campano che, dalla meraviglia di un’orrida quotidianità, ci proietta in una condizione espressionista di disperazione, inframezzata da attimi di euforia.
Jennifer è un travestito fragile e tormentato, che vive da solo nel “quartiere dei travestiti” a Napoli; mentre Anna, anche lui un travestito, rasenta la follia, proiettando la sua solitudine sulla gatta. Le loro vite si intrecciano con un’atmosfera sospesa tra crudo realismo e suggestioni espressioniste.

La piccola casa di Jennifer è un microcosmo fatto di oggetti quotidiani, ricordi e rituali, dove ogni dettaglio – dai feticci alla colonna sonora – parla di solitudine, di desiderio e di una costante lotta per affermare la propria identità.

Lo spettacolo è un’occasione per riscoprire un autore come Annibale Ruccello, rimpianta voce della drammaturgia italiana, prematuramente scomparso in un incidente stradale nel 1986, ad appena 30 anni, e che, con il suo sguardo acuto e delicato sulle fragilità e la sua scrittura profondamente umana, ha segnato la scena teatrale del Novecento, consegnando al pubblico una visione del mondo fatta di piccole storie, drammi quotidiani e personaggi dalla semplicità delicata, ma intensa.

Note di regia

Travestito è una parola molto precisa e indica, come sostantivo, “l’omosessuale maschile che si veste da donna e talvolta si prostituisce” e come aggettivo o participio passato del verbo “travestire” “colui che nasconde la propria vera natura assumendo idee e atteggiamenti profondamente diversi dai propri”. Ecco che l’essere attore come l’avere assunto o finto l’identità femminile implica un processo già avvenuto di “travestimento” morale e fisico. Il travestito è una creatura di confine, “figura deportata” come definisce Ruccello i suoi personaggi, non è un transessuale, non ha fatto il grande salto, vive la sua condizione generalmente in modo doloroso e comunque iperbolico, toccando gli estremi della depressione e dell’euforia, creatura meravigliosa, fragile, delicatissima, a volte violenta, ma sempre emarginata.

Abbiamo scelto quindi un connotato di base assai realistico; la casa, le piccole cose che ci circondano, i feticci, la colonna sonora, i cibi che cuciniamo, gli odori che sentiamo. Su questa base Jennifer e Anna ci hanno portato nell’universo di Annibale Ruccello che dalla meraviglia di un’orrida quotidianità ti proietta in una condizione espressionista di grande disperazione, inframezzato da pochi attimi di euforia.

Come voleva Annibale il processo interpretativo, in questo caso, non deve essere lo straniamento, non è l’attore che scherza su Jennifer, è Jennifer che guarda sé stessa. E alla fine del nostro spettacolo, davanti alla sua “toeletta”, struccandosi Jennifer si spoglia dalla sua condizione di travestito (e l’attore che la interpreta nello stesso istante si stacca da lei), ma per lei non c’è vita oltre quel distacco poiché, e questa è la profonda differenza, quella sua finzione è la sua verità, l’unica possibile.

Geppy Gleijeses

La locandina:


Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses in
LE CINQUE ROSE DI JENNIFER
di Annibale Ruccello
voce della radio Nunzia Schiano
voce di Sonia Gino Curcione
voce di Annunziata Mimmo Mignemi
voce del giornale radio Myriam Lattanzio
scene Paolo Calafiore
costumi Ludovica Pagano Leonetti
light designer Luigi Ascione
colonna sonora a cura di Matteo D’Amico
aiuto regia Roberta Lucca
trucchi Cris Barone
parrucche Francesco Pogoretti
regia Geppy Gleijeses
produzione Dear Friends S.R.L.

Durata: 1h e 30', atto unico.


Teatro della Pergola
Via della Pergola 18/32, Firenze
Tel 055.0763333
biglietteria@teatrodellapergola.com

Biglietti
Intero
Posto unico € 17
Ridotto over 65, convenzioni, soci Unicoop Firenze, under30, gruppi e abbonati
Posto unico € 15

I prezzi indicati sono comprensivi dei diritti di prevendita.
Le riduzioni over 65 e under 30 sono valide per le recite dal martedì al sabato.
La riduzione soci Unicoop Firenze è valida per le recite di mercoledì e giovedì.
Gli abbonati al Teatro della Toscana hanno diritto al biglietto ridotto.
Consulta le convenzioni aggiornate sul sito web.

Biglietteria
Aperta dal lunedì al sabato, ore 10 – 20
È possibile acquistare i biglietti degli spettacoli della stagione durante le serate di spettacolo presso la biglietteria.

Online su teatrodellatoscana.vivaticket.it e nei punti vendita Vivaticket.

23/04/2025 11.08
Pergola, Niccolini, Mila Pieralli, Rifredi


 
 


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