Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Festival del Maggio. Alexander Soddy dirige il concerto sinfonico del 26 aprile alle ore 20, interamente dedicato a Richard Strauss
In cartellone “Der Rosenkavalier”, Walzerfolge n. 1 e n. 2; il Concerto n. 2 in mi bemolle maggiore per corno e orchestra e la celeberrima “Also sprach Zarathustra” op. 30. Alessio Dainese è il solista al corno nel corso dell’esecuzione del Concerto n. 2
Mentre sono ancora in corso le recite della Salome da lui diretta, con un entusiastico riscontro sia da parte del pubblico che della critica, Alexander Soddy sale sul podio della Sala Mehta – alla guida dell’Orchestra del Maggio – per un concerto tutto straussiano che si lega a doppio filo con l’opera che ha inaugurato l’87ª edizione del Festival del Maggio.
In cartellone una selezione di alcune delle composizioni di Richard Strauss: aprono la serata sinfonica i “Walzerfolge n. 1 e n. 2 op. 59”, tratti da una delle più celebri opere del musicista, Der Rosenkavalier.
Seguono, in quest’ordine, il Concerto n. 2 in mi bemolle maggiore per corno e orchestra e l’arcinoto poema sinfonico Also sprach Zarathustra op. 30, fra i più amati lavori di Strauss di sempre. Nel corso dell’esecuzione del Concerto n. 2 protagonista il primo corno dell’Orchestra del Maggio Alessio Dainese.
“Il fatto di poter dirigere un concerto con le musiche di Strauss mentre è ancora in corso la Salome è davvero interessante perché mi permette di confrontarmi con composizioni appartenenti a diversi periodi della sua vita: è possibile così esplorare, insieme all’Orchestra, tutte le numerose sfaccettature della musica di Strauss” ha sottolineato il maestro Soddy. “Il programma è affascinante” - ha proseguito - “con il Concerto per corno, composto nella prima parte della sua carriera e alcuni estratti da Der Rosenkavalier , un’opera che in parte rappresenta un 'cambio di marcia' rispetto alle precedenti Elektra e Salome, opere dalle tinte decisamente più forti, quasi estreme. Lo spettacolo si chiude poi con il poema Also sprach Zarathustra, attraverso il quale posso nuovamente sottolineare quanto sia appagante lavorare insieme a quest’Orchestra”.
Nei Walzerfolge n. 1 e n. 2 non si avverte il divario cronologico e di contesto che esiste fra le due sequenze. La prima ad essere realizzata, la Walzerfolge n. 2, basata sui temi del terzo atto, nasce verso il 1911, prima della Grande Guerra, sostanzialmente in contemporanea con Der Rosenkavalier. La Walzerfolge n. 1, basata sui temi tratti dai primi due atti, viene invece preparata attorno al 1947, nella scorata devastazione del secondo dopoguerra, a opera di un compositore che, giunto all’ultima fase della sua vita, sconta le privazioni causate dal conflitto, si dichiara ormai a riposo, ma allo stesso tempo produce sia opere che gli garantiscano entrate economiche, sia pagine elevate come Metamorphosen e il Concerto per oboe che precedono la sequenza.
Il Concerto n. 2 in mi bemolle maggiore per corno e orchestra fu composto nel 1942, a distanza di di sei decenni dal primo, ed entrambi sono connessi da un da un sottile fil rouge, ossia la figura di suo padre, Franz Strauss, primo corno dell’Orchestra del Teatro di Corte di Monaco. Entrambe le composizioni, infatti, sono state scritte per il padre: il Primo è un lavoro giovanile del quale Franz, malato di asma, non fu nemmeno il primo interprete, il Secondo è invece un omaggio alla sua memoria.
Also sprach Zarathustra, composta fra il fra il febbraio e l'agosto del 1896, venne ispirato all'omonima opera poetico-filosofica del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche. Strauss era molto affascinato dalla figura del mistico Zarathustra e dal mito dell'oltreuomo. Come sottotitolo mise la prima parte della prefazione dell'opera di Nietzsche, come riferimento, dove si narra come Zarathustra iniziò la sua predicazione a trent'anni dopo aver lasciato il proprio paese chiedendo la benedizione del sole. Il compositore scelse poi otto frasi del libro che mise all'inizio di ognuna delle diverse parti del poema.
Il concerto:
Der Rosenkavalier, Walzerfolge n. 1 e n. 2 op. 59 (1909-1910)
Rappresentato a Dresda il 26 gennaio 1911, Der Rosenkavalier, commedia per musica di Richard Strauss su libretto di Hugo von Hofmannsthal, segnò uno dei vertici artistici nella lunga carriera del compositore. Il successo fu tale da indurlo a estrapolarne alcune pagine che furono rielaborate per l’esecuzione concertistica: la Prima serie di valzer impaginata nel 1944 che contiene brani dal I e II atto, e la Seconda serie di valzer che risale al 1911 e che raccoglie brani del III atto. Nell’una e nell’altra rivivono i momenti più noti e amati dell’opera: la musica appassionata che vede protagonisti La Marescialla e il giovane amante Octavian dopo la notte d’amore trascorsa insieme; il brano di magistrale fattura che accompagna l’ingresso di Octavian con la rosa d’argento nel palazzo di Sophie, promessa sposa del goffo e volgare barone Ochs von Lerchenau; il valzer di Ochs; fino al culmine lirico per eccellenza, la musica del terzetto finale intrisa di dolcezza e nostalgia.
Concerto n. 2 in mi bemolle maggiore per corno e orchestra
Il concerto per corno e orchestra n. 2 in mi bemolle maggiore fu realizzato nel 1942 da un Richard Strauss quasi ottantenne. Come il primo concerto per corno e orchestra, composto molti decenni prima, quando il compositore di anni ne aveva una ventina, anche il secondo fu pensato come omaggio al padre, che era stato per oltre quarant’anni il primo corno dell’orchestra di corte di Monaco nonché uno dei più valenti virtuosi dello strumento nel XIX secolo. Eseguito per la prima volta l’11 agosto 1943 al Festival di Salisburgo con Gottfried von Freiberg solista e i Wiener Philharmoniker diretti da Karl Böhm, il Concerto n. 2 si distingue per la trasparenza di scrittura, modellata sull’esempio del concerto mozartiano. Nei tre canonici movimenti - Allegro, Andante con moto, Rondò - il solista è sovente impegnato in un gioco dialogico con la sezione dei legni ma è anche chiamato a cimentarsi in numerosi passaggi di bravura che ne sottolineano il ruolo predominante nell’opera.
Also sprach Zarathustra op. 30
Da febbraio ad agosto del 1896 Richard Strauss fu impegnato nella stesura di Also sprach Zarathustra, suo sesto poema sinfonico ispirato all’omonimo saggio filosofico di Friedrich Nietzsche. Il musicista tedesco - che in quegli anni era all’apice della carriera - fu affascinato dalla figura del mistico profeta Zarathustra e dal concetto nietzschiano di Übermensch, il superuomo che in virtù del suo potere individuale riesce a controllare il proprio destino. Also sprach Zarathustra op. 30 è articolato in nove sezioni: un’introduzione più otto episodi che recano i titoli di altrettanti paragrafi o capitoli del testo filosofico senza seguirne l’ordine originale. Strauss tenne infatti a precisare che la sua composizione era liberamente tratta da Nietzsche senza voler essere una pura illustrazione musicale dei concetti filosofici e come indicazione programmatica appose all’inizio della partitura il primo paragrafo della prefazione del saggio. Dopo anni di meditazione e isolamento sui monti, Zarathustra decide di tornare tra gli uomini per dispensare la propria sapienza. Il suo viaggio inizia con il saluto al sole nascente, che nella celeberrima introduzione del poema sinfonico è affidato al tremolo indistinto dei contrabbassi da cui sorge sgargiante il tema della Natura intonato dalle trombe. Ma le molteplici esperienze di Zarathustra assumono nel poema di Strauss i contorni più diversi: dalla citazione del Credo gregoriano (primo episodio) alla complessa fuga basata sul tema dell’uomo (quinto episodio), dal valzer sfrenato e vitale che anima il penultimo episodio, all’estatico canto del finale in cui le misteriose dissonanze dettate dall’ambiguità tonale si spengono in dissolvenza.
La locandina:
Richard Strauss
Dall'opera Der Rosenkavalier, Walzerfolge n. 1 e n. 2 op. 59 (1909-1910)
Richard Strauss
Concerto n. 2 in mi bemolle maggiore per corno e orchestra
Allegro / Andante con moto /
Rondo. Allegro molto
Alessio Dainese, Corno
Richard Strauss
Also sprach Zarathustra (Così parlò Zarathustra),
poema sinfonico (liberamente tratto da Friedrich Nietzsche) per grande orchestra op. 30
Einleitung (Introduzione)
Von den Hinterweltlern (Di coloro che abitano un mondo dietro il mondo)
Von der grossen Sehnsucht (Del grande anelito)
Von der Freuden - und Leidenschaften (Delle gioie e delle passioni)
Das Grablied (Canto dei sepolcri)
Von der Wissenschaft (Della scienza)
Der Genesende (Il convalescente)
Das Tanzlied (La canzone a ballo)
Das Nachtwandlerlied (Il canto del nottambulo)
Direttore Alexander Soddy
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Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Il concerto è preceduto dalla guida all'ascolto tenuta da Maddalena Bonechi nel Foyer della Sala Mehta.
È riservata ai possessori del biglietto e si svolge 45 minuti prima dell’inizio dello spettacolo (durata: 30 minuti circa).
Prezzi:
Settore D: 20€
Settore C: 35€
Settore B: 50€
Settore A: 70€
Durata complessiva 2 ore circa, intervallo compreso
24/04/2025 11.31
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino