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Comune di Signa
Signa. Raccontano la moda italiana e i cambiamenti vissuti nel tempo: prorogata fino al 17 maggio la mostra con le cento “mitiche” bambole “Furga”
Nei giorni scorsi la visita del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani
Un grande successo. La mostra al Museo civico della Paglia di Signa con le “mitiche” bambole “Furga”, visto l’ampio riscontro ottenuto in termini di presenze, è stata prorogata dall’Amministrazione comunale fino al prossimo 17 maggio. Considerate le più belle bambole del mondo, la ditta Furga si avvalse della collaborazione di grandi artisti come il prof. Fulgido Arpaia che creò le famose Susanna, Sheila, Sylvie e Simona, la stilista Tina Colombo per il loro guardaroba e Dina Velluti artista innovativa e geniale che creò Cappuccetto Rosso, Tonino, Pieretto e altre bambole preziose.

La mostra “Dalla mia collezione”, con l’esposizione di oltre cento bambole “Furga” e balocchi da un tempo che fu ai primi anni’70, curata da Cinzia Parenti, è supportata dal Comune di Signa, col sostegno dell’Associazione Scambi Internazionali di Signa, il Rotary Club “Bisenzio – Le Signe” e l’Associazione Museo della Paglia e dell’intreccio Domenico Michelacci.

Un’esposizione importante che, insieme a centinaia di visitatori ha suscitato l’apprezzamento e l’interesse del presidente della Regione Eugenio Giani che, visitando l'esposizione nei giorni scorsi insieme al consigliere regionale Fausto Merlotti, è rimasto particolarmente colpito dall’infinito corredo di ogni bambola.

“Le bambole Furga – ha commentato il sindaco Giampiero Fossi – assunsero emblematicamente un ruolo interessante per la formazione delle ragazze nella seconda metà del Novecento. La preziosa collezione curata da Cinzia Parenti, ci mostra non soltanto la storia di un particolare tipo di bambole, attraverso alcuni decenni, ma indica, anche, alcuni percorsi di sviluppo e che hanno fatto crescere una delle nostre eccellenze nazionali come la moda. Con i loro abiti e i loro cappelli, le bambole di Cinzia Parenti si offrono ai visitatori del museo della Paglia come vere modelle capaci di affascinare sia per la loro bellezza che per i loro vestiti. Chi avrà l’opportunità di visitare questa esposizione, dunque, incontrerà anche un mondo, quasi scomparso, dove i giocattoli conservano una cura e un significato che forse sarebbe utile mantenere ancora per la crescita e la formazione delle nuove generazioni”.

06/05/2025 14.44
Comune di Signa


 
 


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