Ufficio Stampa Comune di Vinci
Fiera di Vinci 2025, il successo di un’edizione rinnovata
Cinque giorni di attrazioni, per le quali il pubblico ha confermato la bontà della nuova formula.
Bilancio più che positivo dell’edizione 2025 della Fiera di Vinci, una fiera rinnovata nella veste e nelle modalità di presentazione ai turisti e alle persone del Circondario che hanno scelto di passare una o più delle cinque serate in cui la tradizionale Fiera vinciana si è articolata, dal 26 al 30 luglio scorsi.
Oltre alle tipiche manifestazioni che hanno ricordato l’origine della festa – per le quali è stato allestito il borgo di Vinci Alto, all’interno della ZTL – quest’anno la Fiera ha infatti coinvolto anche Vinci Basso (Piazza della Libertà) con una formula che ha previsto un tema adattato a ogni sera: musica con le “Note del borgo” e “La storia di Cecco Santi” il sabato; teatro con “Scene di corte” e “Il gran ballo di corte” la domenica; “La fiera dello sport” e il Tenzon di palla il lunedì; la degustazione dei prodotti tipici locali con “Leonardesca” e la mostra d’arte e i giochi medievali il martedì; il tradizionale Volo di Cecco Santi il mercoledì, giorno di chiusura.
Proprio il Volo di Cecco Santi, “nato come rituale popolare e simbolico nel 1856, ha subito trasformazioni storiche, culturali e teatrali. Oggi è una ricostruzione leggendaria che mescola elementi religiosi, civili e politici, ma la cui origine storica è ben più radicata nella tradizione locale, nei simboli della lotta tra bene e male, e nella memoria collettiva del paese”.
Grazie al Tradev, il Centro di Documentazione delle Tradizioni dell’Empolese Valdelsa, l’evento è accreditato come facente parte della tradizione popolare del territorio.
Questo dopo una profonda ricerca, condotta proprio dal Tradev, che ha ricostruito la storia del Volo sin dal 1856, anno in cui cominciò la rievocazione che prevedeva di far volare il fantoccio di Cecco Santi.
Negli anni il rito è stato modificato e rielaborato, fino alla nascita, nel 1989, dell’associazione Volo di Cecco Santi, che ha reinventato il rito in chiave teatrale e leggendaria.
“Quest'anno tantissime persone hanno assistito al corteo storico e alle luci e ai colori dei fuochi d'artificio - ha constatato Daniele Vanni, sindaco di Vinci.
I cinque giorni di fiera sono stati veramente coinvolgenti. Possiamo considerare il nuovo progetto costruito insieme alle associazioni locali come l'inizio di un percorso che sono convinto ci darà molte soddisfazioni in futuro. Già a settembre ci ritroveremo con la commissione Fiera per impostare il lavoro per la prossima edizione”.
“La Fiera di Vinci è un progetto nato da un’assemblea pubblica ed è stato condiviso con la cittadinanza e creato con il contributo di tante associazioni e di tante persone - continua Daniela Fioravanti, vicesindaca e assessora agli eventi e al coordinamento con le associazioni.
È senz’altro il primo passo di un percorso condiviso che detiene tutte le potenzialità per essere arricchito nel prossimo futuro”.
“La Fiera di Vinci è una tradizione nata nel 1832, tanto significativa da essere raffigurata anche in un’opera del macchiaiolo Telemaco Signorini, che visitò Vinci negli anni ’70 dell’Ottocento - aggiunge Clarissa Pasquali, consigliera comunale delegata alla promozione turistica e alle tradizioni popolari.
Nel tempo, la Fiera si è evoluta, fondendosi con un’altra importante ricorrenza locale: il Volo di Cecco Santi, come documentato con precisione dalla ricerca di TRADEV – Centro di Documentazione delle Tradizioni Popolari dell’Empolese Valdelsa.
Ridare valore a questo evento ha significato riscoprire una tradizione in chiave moderna, un’eredità condivisa che rafforza il senso di comunità, di cooperazione e di appartenenza al nostro territorio”.
Le associazioni vinciane coinvolte: Associazione del Volo di Cecco Santi, CCN Vincincentro, Pro Loco Vinci, Compagnia Teatrale Unicorno, Fotoclub Vinci, Strada dell’Olio e del Vino del Montalbano.
06/08/2025 13.08
Ufficio Stampa Comune di Vinci