Gli usi temporanei degli spazi e degli immobili inutilizzati o in via di recupero si stanno affermando come strumento innovativo di rigenerazione urbana, permettendo di riconsegnare alla comunità intere aree e di testare soluzioni urbanistiche, sociali ed economiche.
“Gli usi temporanei rafforzano la partecipazione dei cittadini, stimolando la collaborazione tra istituzioni, imprese e società civile e possono diventare un vero e proprio laboratorio di sperimentazione urbana, capace di generare valore non solo per lo spazio fisico, ma anche per il capitale sociale, culturale ed economico delle città”, ha spiegato stamani il direttore di Anci Toscana Simone Gheri durante un incontro aperto dall’assessora al welfare della Regione Toscana.
Gli Hangar creativi di Livorno e l’area dell’ex-ILVA di Follonica sono esempi già conosciuti in Toscana, ma ci sono moltissime buone pratiche in tutta Europa, nelle metropoli e nei piccoli centri. A Livorno e a Follonica, in particolare, dove già sono già stati assegnati fondi FESR, si aggiungeranno a breve dei fondi FSE per dare vita a una sperimentazione da replicare altrove.
“Forti dell’esperienza da capofila dei progetti europei Impetus e T-Factor” – ha aggiunto Simone Gheri – “abbiamo ottenuto, dal Programma Interreg Europe, il finanziamento per continuare le attività con un progetto pilota che ha come obiettivi: la promozione e la diffusione degli usi temporanei tra le amministrazioni toscane, la creazione di un centro di competenze regionale che possa svolgere il ruolo di coordinamento, monitoraggio e supporto, stimolando anche la co-progettazione tra istituzioni ed enti del terzo settore”.
Il progetto prevede come primo passo lo sviluppo tra settembre e novembre 2025 di una mappatura degli spazi e degli edifici abbandonati o sottoutilizzati; per creare una banca dati regionale, pensata come strumento di supporto alla pianificazione strategica per il riuso temporaneo.
Successivamente, tra novembre 2025 e febbraio 2026, sarà lanciata una manifestazione di interesse rivolta ai Comuni, con l’obiettivo di individuare entro marzo 2026 tre progetti di natura culturale e sociale che riceveranno un sostegno diretto sotto forma di assistenza tecnica dedicata, orientamento giuridico e amministrativo e formazione sui metodi di co-progettazione partecipativa.
Da questa esperienza nascerà infine una metodologia per gli usi temporanei che potrà poi essere condivisa e resa disponibile a tutti i Comuni della Toscana e sarà costituito una raccolta di progetti su cui sarà possibile far convergere future opportunità di finanziamento (per esempio, con la riprogrammazione del FSE o con i fondi post-2027).
Impetus è cofinanziato dal Programma Interreg Europe attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e ha una durata di quattro anni a partire da marzo 2023. Oltre ad Anci Toscana che è capofila, i partner sono la Regione Toscana, la Città di Las Palmas de Gran Canaria in Spagna, l’Agenzia di Sviluppo Regionale di Bucarest-Ilfov in Romania, la Metropoli di Lille in Francia, LAMA Società Cooperativa Impresa Sociale, il Consiglio Comunale di Riga in Lettonia e la Regione di Mazovia in Polonia.
Per informazioni sul progetto
https://www.interregeurope.eu/impetus –
https://ancitoscana.it/impetus/