Regione Toscana
Protezione e reinserimento per le vittime del caporalato. Accordo Giani-Tescaroli
L’intesa è sottoscritta da numerosi enti oltre a Regione Toscana e Procura, tra cui Comune di Prato, forze di polizia, Inps e Asl Toscana Centro
Un protocollo per tutelare i lavoratori vittime di caporalato che decidono di denunciare lo sfruttamento. E’ quanto sottoscritto dal presidente Eugenio Giani che, tra i primi impegni dopo la riconferma per il secondo mandato sancita dalle urne, si è recato mercoledì 15 ottobre al Palazzo di Giustizia di Prato per la sigla dell’accordo con il procuratore Luca Tescaroli.
Un’intesa sottoscritta da numerosi enti oltre a Regione Toscana e Procura, tra cui Comune di Prato, forze di polizia, Inps e Asl Toscana Centro, che mira a creare percorsi di protezione per tutelare le vittime di vere e proprie forme di moderna schiavitù, spesso inserite in circuiti economici criminali, come ha spiegato il procuratore Luca Tescaroli.
“Un passo importante, concreto e profondamente giusto”, commenta il presidente Giani. “Un modello innovativo per prevenire e contrastare lo sfruttamento, proteggere i lavoratori più fragili, favorire la loro integrazione e restituire dignità a chi troppo spesso viene schiacciato da un sistema economico illegale e disumano”.
Il presidente ha poi ringraziato il procuratore Tescaroli: “Per il lavoro prezioso e per la visione di una giustizia che si fa anche umanità e responsabilità collettiva“.
“La Toscana - ha concluso Giani - è dalla parte della legalità, del lavoro giusto, delle persone. Perché nessuno sia mai più invisibile”.
21/10/2025 10.41
Regione Toscana