Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Ordine degli Ingegneri
Scudo verde, gli Ingegneri Fiorentini: “Un controllo utile dei mezzi più inquinanti ma limitato, serve portare avanti altre misure per migliorare mobilità”
La presidente dell'Ordine Nati: “Positivo che il Comune controlli l'efficacia del nuovo sistema, ma potrebbe essere usato per un monitoraggio più approfondito del traffico”
Ordine degli Ingegneri Provincia di Firenze
“E' positivo che il Comune controlli l'efficacia dello scudo verde regolarmente. Auspichiamo, però, che lo Scudo Verde diventi un elemento di monitoraggio permanente delle variazioni del numero di accessi in città e del parco macchine, parte di una politica di mobilità realmente sistemica e inclusiva che riesce a collegare le misure alla lore effettiva efficacia.

A dirlo è Claudia Nati, presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze, commentando il bilancio fatto da Comune dopo l'avvio delle sanzioni per chi non rispetta le nuove regole

"I dati mostrano che il sistema oggi è funzionale a regolare gli accessi a bus turistici e mezzi privati vecchi ed inquinanti. Si tratta di un passo utile - spiega Nati - ma reali miglioramenti richiedono di dare seguito ad una strategia complessiva".

“L’introduzione dello Scudo Verde ha spinto molti cittadini a cambiare auto – aggiungono Stefano Corsi e Fiorenzo Martini, rispettivamente coordinatori della Commissione ambiente ed energia e della Commissione trasporti dell’Ordine – ma non può essere questo l’obiettivo centrale. Firenze continua a essere una delle città italiane con il maggior numero di veicoli per abitante: ridurre le emissioni non significa soltanto rinnovare il parco auto, ma soprattutto ridurre il numero complessivo di mezzi in circolazione. Il ricambio avvenuto negli ultimi mesi è stato dettato più dalla paura delle sanzioni e dalla confusione informativa che da una reale strategia di riduzione del traffico”.

“Le emissioni derivano non solo dai gas di scarico, ma anche dall’usura di freni, pneumatici e manto stradale – proseguono i due ingegneri -. Per questo non basta puntare su auto più nuove. Occorrono investimenti strutturali su trasporto pubblico e mobilità alternativa, ma anche su misure che riducano fisicamente le auto in strada, favorendo intermodalità, parcheggi di pertinenza fuori dai viali, restituzione di spazi ai pedoni e al verde”.

“Le proposte illustrate dall'assessore Giorgio durante la Settimana europea della Mobilità del settembre scorso vanno in questa direzione - concludono Corsi e Martini - ma serve che queste siano portate avanti con coraggio: è necessario un approccio che metta al centro la riduzione del numero di auto in circolazione e la restituzione di spazio pubblico alla qualità della vita urbana”.

Presidente Claudia Nati (Fonte foto Ordine degli Ingegneri Provincia di Firenze)

22/10/2025 11.46
Ordine degli Ingegneri


 
 


Met -Vai al contenuto