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Comune di Empoli
Empoli. Finale “Germogli”: conferita la cittadinanza onoraria ai minori stranieri nati e residenti a Empoli. Il sindaco Mantellassi: “Siete e siamo tutti parte della stessa comunità empolese”
La cerimonia pubblica si è tenuta ieri pomeriggio (lunedì 24 novembre 2025) al palazzo delle Esposizioni in piazza Guido Guerra a Empoli
Nella sala del palazzo delle Esposizioni di Empoli, in piazza Guido Guerra, ieri pomeriggio (lunedì 24 novembre 2025) si respirava un’aria di festa, di gioia e contentezza e tanta emozione. L’appuntamento conclusivo del festival “Germogli” è stato celebrato con una cerimonia davvero speciale e unica per la città: ad oltre cento tra ragazze e ragazzi minori stranieri nati a Empoli tra il 2007 e il 2014 e residenti a Empoli è stata conferita la cittadinanza onoraria. La loro presenza ha rappresentato anche coloro che non hanno potuto esserci. In totale gli invitati erano 341.

Accompagnati dai propri familiari questa prima edizione di conferimento della cittadinanza onoraria è soltanto una goccia nell’oceano ma resta e si conferma, un primo passo. Un gesto di accoglienza e inclusione. Un’occasione per ringraziare le famiglie, le bambine e i bambini empolesi per rendere la nostra comunità più ricca, più solidale, più accogliente, pacifica e inclusiva.

L'appuntamento dà seguito alla delibera approvata in Consiglio comunale lo scorso 30 settembre 2024 nella quale viene conferito il titolo simbolico della cittadinanza onoraria "a tutti i minori figli di cittadini stranieri che frequentano le scuole del territorio comunale e che abbiano completato almeno un ciclo scolastico". Quindi tutti coloro che, nati a Empoli da genitori stranieri, hanno terminato almeno le scuole elementari e hanno meno di 18 anni, sono stati avvisati con una lettera inviata nelle case delle famiglie negli scorsi giorni.

“Il Comune di Empoli ha a cuore coloro che vivono, sono nati, hanno studiato, studiano, giocano, fanno sport, costruiscono relazioni, il loro futuro, parlano benissimo italiano che però da un punto di vista dello Stato non sono cittadini italiani - ha affermato il sindaco del Comune di Empoli, Alessio Mantellassi nel suo intervento di apertura dell’iniziativa –. C’è stato un dibattito e continua a esserci. L’acquisizione della cittadinanza avviene per un principio, "ius sanguinis" (diritto di sangue), per eredità oppure attraverso un percorso della cittadinanza piuttosto lungo. Da diversi anni, con l’amministrazione precedente ed è qui con noi Brenda Barnini, oggi consigliera regionale ed ex sindaca della nostra città, aveva iniziato a celebrare il 2 giugno coloro che diventano cittadini italiani. Una bellissima cerimonia che si celebra ogni anno con la consegna della Costituzione italiana però esistono tante persone che non hanno formalmente diritto alla cittadinanza, per legge dello Stato che però nei fatti sono italiani. Noi continueremo a dirlo e continueremo insieme ad altri sindaci di mettere in luce questa grave contraddizione. Perché tutti voi esistete e il nostro Stato deve superarla. La cittadinanza onoraria non è la vera cittadinanza ma è un simbolo che a tutti voi e anche a coloro che stasera non sono potuti venire, diciamo siete cittadini empolesi perché siete parte e arricchite la nostra comunità ogni giorno. La comunità è fatta da tante differenze, è bello confrontarsi con voi, contaminarsi. Imparare l’uno dall’altro. La nostra comunità deve essere ogni giorno sempre più coesa, che mette insieme che riconosce. E la scuola ha questo grandissimo vantaggio perché studiate insieme, frequentate insieme e anche lo sport ha questa missione di crescita per tutti voi. Siamo nella stessa squadra, si vince e si perde insieme. Non possiamo sostituirci allo stato ma vogliamo dire che siete cittadini empolesi e tutti gli anni vogliamo dare questo segnale ma anche far discutere fuori da qui. Ed è bene che ci sia un dibattito perché altrimenti le vostre storie di vita sono dimenticate dal dibattito pubblico nazionale. Queste storie devono emergere. Siete e siamo tutti parte della stessa comunità empolese”.

Dopo il sindaco è intervenuta per un saluto la consigliera regionale Brenda Barnini: “Ringrazio il sindaco e l’amministrazione comunale. È un piacere essere qui con voi. Come diceva il sindaco il 2 giugno aveva già in sé la voglia di alzare il dibattito pubblico su questo tema. Il nostro paese fa ancora molta fatica a fare i conti con la sua realtà. Perché abbiamo ancora una legge sull’immigrazione, e sulla cittadinanza che è molto disallineata rispetto a quelle che sono le esigenze reali del nostro Paese. La scelta del sindaco e dell’amministrazione comunale di dare questo atto che è vero che è simbolico ma all’interno di una Repubblica i ‘simboli’ hanno un’importanza strategica e nessuno meglio delle amministrazioni comunali sa quale è la realtà. In cui si vive e può fare da campanello, da richiamo alle Istituzioni. Quindi sono qui per testimoniare una vicinanza personale ma anche perché mi porto via da questo pomeriggio un impegno per fare in modo che in tempi rapidi in Consiglio regionale si possa affrontare questa discussione e che diventi una sede promotrice nel dibattito nazionale. Iniziative come questa sono importanti, ne abbiamo bisogno e possono rappresentare quel cambiamento dal basso di cui il nostro paese ha profondamente bisogno, la nostra regione ne ha ancora più bisogno ”.

In conclusione, l’assessora alla Scuola del Comune di Empoli, Maria Grazia Pasqualetti che ha evidenziato: “Conferire la cittadinanza onoraria a ragazze e ragazzi nati nella nostra città da genitori stranieri, che qui sono cresciuti, hanno studiato, hanno stretto amicizie e costruito sogni è stato davvero emozionante. Ognuno di loro rappresenta la bellezza di una comunità che si apre, che accoglie, che riconosce: questa è anche la loro casa. Che questo gesto simbolico possa essere per loro un abbraccio collettivo”.

La cittadinanza onoraria rappresenterebbe "un riconoscimento simbolico e istituzionale di appartenenza e integrazione, manifestando il sostegno della città di Empoli nei confronti di tutti quei minori che, pur essendo di origine straniera, condividono il percorso educativo e sociale con i loro coetanei italiani".

L’edizione 2025 di Germogli - evento nato nel 2021 per celebrare la Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che ricorre ogni 20 novembre - è stata dedicata all’articolo 29 comma e) della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza adottata nel 1989.

L’articolo promuove l’educazione al rispetto dell’ambiente naturale. In un’epoca dominata da spazi chiusi e schermi digitali, il progetto enfatizza l’educazione all’aperto per coltivare un legame autentico con la natura attraverso contatto diretto, esplorazione e gioco.

Il festival si è tenuto dal 20 al 23 novembre 2025, con tante iniziative molto partecipate con attività dedicate all’educazione all’aperto, con laboratori creativi, letture, esperienze familiari e formazione per adulti, dimostrando che anche in autunno la natura offre opportunità uniche di apprendimento e di stupore. E attraverso queste attività, bambini, famiglie e adulti si riconosceranno come custodi dell’ambiente, con gesti quotidiani di sostenibilità, riscoprendo la bellezza degli spazi naturali e urbani. Perché “Germogli” semina atti di cura per un futuro più verde.

25/11/2025 12.57
Comune di Empoli


 
 


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