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Supervisore
FIRENZE: ...E LA CANTATRICE CALVA?
Teatro di Cestello
6 –7 -8 novembre 2009 ore 21
La cantatrice calva sembra nata per essere disegnata, un continuo gioco a incastro di linee, intersezioni, forme, personaggi, pezzi e parti. Come vignette che, corredate di parole, di vere e proprie didascalie della narrazione, rimandano all’origine del testo, composto durante l’apprendimento da parte di Ionesco della lingua inglese. E’ da queste considerazioni, interpretative e fumettistiche, che nasce la collaborazione tra Paolo Ciotti e Joshua Held. Che con linguaggi diversi e affini al contempo rendono omaggio al maestro dell’assurdo, Eugene Ionesco.
Nell’anno del centenario dalla nascita dell’autore rumeno, la compagnia Nuvole in viaggio, diretta da Paolo Ciotti, mette in scena “…e la cantatrice calva?” con Michela Cioni, Paolo Ciotti, Alessandra Comanducci, Alessio Ferruzzi, Francesca Messinese. L’appuntamento è per domani venerdì 6 novembre alle ore 21, con replica il 7 e 8, al Teatro di Cestello di Firenze.
Una particolarità da segnalare è l’impianto scenografico affidato a Joshua Held. I personaggi della pièce vivono nelle animazioni del noto cartoonist italoamericano che ha collaborato alla realizzazione delle scene compiendo una trasposizione vignettistica di alcuni degli elementi dello spettacolo. Le tavole e i disegni, nati dalla penna di Held, appaiono allo spettatore sotto forma di proiezioni video e arricchiscono la messa in scena senza mai dominarla.

La vita come prendersi un tè. Nell’incerto equilibrio tra forma e contenuto l’interrogativo esistenziale procede verso la sua utopica risposta con il ragionamento per assurdo. Come in matematica, come in geometria.
A cento anni dalla nascita dell’autore un omaggio a lui e al teatro dell’assurdo novecentesco attraverso un lavoro che, pur radicandosi nel suo periodo di origine, occhieggia, abbraccia e fa sgambetto a tematiche che accompagnano l’uomo e la sua esistenza da e per sempre. Hic et nunc trasversale che permette di uscire ed entrare da una dimensione all’altra e che malamente soggiace alle canoniche misure spazio-temporali se non con un’accezione squisitamente “cartesiana”.
Nevrosi, erotismo, logorrea, comicità, sospetto, nonsense…infusi nel ribollire di gestualità rituali, ataviche abitudini, biomeccaniche passioni. Ma in fondo, come dice la cameriera nello spettacolo: "Chi ha interesse a far durare tutta questa confusione? Io non ne so nulla. Non sforziamoci di saperlo."

L'Inghilterra in cui si svolge la cantatrice calva è un mondo altro, una dimensione parallela in cui le cose sono e allo stesso tempo non sono come nella realtà, è un Ade in cui ciclicamente gli eventi si ripetono, un inferno che potrebbe essere in ogni posto: dentro di noi, in un angolo, in una figura geometrica o in fondo a una tazza di tè. La messa in scena della cantatrice calva, secondo questo principio, diventa catabasi, una discesa agli inferi, che può avvenire solo tramite la dissoluzione della rappresentazione teatrale classicamente intesa per mezzo della comicità e della rinuncia alla logica. I personaggi non sono, quindi, solo tipi senza psicologia, che parlano per formule convenzionali e luoghi comuni, ma uomini svuotati immersi nel nonsense della realtà: sono soli nella follia e s'illudono di poter dire il loro dramma, ma il loro vuoto interiore è più grande e ogni tentativo di opporsi all'alienante realtà si conclude con un fallimento. In scena vige il principio ioneschiano di disarticolazione del linguaggio, resa attraverso la proliferazione di suoni e ritmiche vocali ad un'introspezione psicologica molto forte e imprevista. Come se improvvisamente, attraverso una squarcio aperto nella coscienza, i personaggi capissero (o meglio sentissero) tutto il peso della loro condizione umana, ma, imprigionati, non potessero far altro che tornare a rifugiarsi nel loro vuoto.

Paolo Ciotti
Attore, regista e autore teatrale. Inizia la sua attività come attore nel 1991 formandosi presso la scuola di Arca Azzurra e Ugo Chiti e perfezionandosi con importanti registi del panorama teatrale nazionale (Renato Sarti, Spiro Scimone, Fabio Monti, Laura Curino, Gianfranco Pedullà). Dal 1998 è regista e insegna recitazione in diverse sedi e teatri della provincia di Firenze. Dal 2001 è autore di alcuni testi tra quelli che mette in scena. Dal 2007 è regista della Compagnia/Laboratorio Permanente del Teatro Margherita di Marcialla nel Comune di Barberino Valdelsa, dove conduce dal 2004 laboratori teatrali. Conduce inoltre laboratori presso la Biblioteca Comunale del Comune di Vaglia in Mugello e in collaborazione con Teatro di Cestello in Firenze.
Joshua Held
Joshua Held è illustratore, vignettista, autore di corti animati, ha pubblicato animazioni per la RAI e ha lavorato come vignettista per Linus, Cuore, Comix, EMME. E’ stato inoltre resident cartoonist per il quotidiano Il Riformista.


Ufficio Stampa:
Cinzia Dugo
Cell. +39 347 9746290
Email: cinziadugo@libero.it

05/11/2009 12.04
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