News dagli Enti della Città Metropolitana di Firenze



Comune di Firenze
La sindaca Funaro alla commemorazione dei martiri del Pignone
In occasione delle celebrazioni dell’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, la cerimonia per i lavoratori deportati nei campi di sterminio
Nell’ambito delle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, questa mattina la sindaca Sara Funaro è intervenuta alla Baker Hughes - Nuovo Pignone International dove, assieme ai vertici aziendali e ai delegati sindacali, ai rappresentati di Anpi e al giornalista Saverio Tommasi, si è svolta la cerimonia per commemorare i lavoratori che nel marzo del 1944 organizzarono uno sciopero indetto dal CLN contro la fame e il disastro economico, e che pagarono questo atto di ribellione con la deportazione nei campi di sterminio.

“Oggi – ha dichiarato la sindaca Sara Funaro - siamo qui a celebrare e ricordare delle persone che hanno fatto parte della storia di questa fabbrica, della storia della nostra città e del nostro paese. Persone grazie alle quali noi oggi siamo qui. E voglio sottolinearlo con un ricordo personale: quando la mattina dello scorso 11 agosto sono salita sulla Torre d’Arnolfo per suonare per la mia prima volta la Martinella, ho pensato che se non ci fossero stati i tanti partigiani, i tanti cittadini che hanno rischiato la propria vita, e tanti l’hanno persa, lottando per il sogno della libertà, oggi io non sarei qui, perché salvarono i miei nonni. Se non ci fossero stati gli abitanti di Raggiolo, mio nonno Raul e mia nonna Silvana non sarebbero sopravvissuti, non avrebbe visto la luce mio padre e oggi io non ci sarei. Ecco, sono certa che se ognuno di voi domandasse alle proprie famiglie quella che è la propria storia, in tanti troverebbero un collegamento con quell’epoca e scoprirebbero di essere qui oggi grazie a persone anonime che allora misero da parte la paura e lottarono per la libertà con infinito coraggio.
Come comunità, quindi, abbiamo tutti il dovere di ricordare e onorare quelle vite e le loro gesta”.

“In un anniversario così importante - ha proseguito la sindaca Funaro -, omaggiamo i lavoratori del Pignone che insieme a tanti altri uomini e donne della provincia di Firenze furono poi deportati nei campi di Mauthausen, dove a maggio andremo in visita insieme ai ragazzi delle scuole con il Viaggio della Memoria organizzato dalla Città metropolitana, per un momento di riflessione sempre più importante, perché parlare e trasmettere il ricordo alle nuove generazioni è fondamentale per costruire un futuro migliore per tutte e tutti.
Athos, Narciso, Ugo, Dino. Figli della classe operaia hanno fatto la differenza nella nostra città e nel nostro Paese, lottando per la libertà, per la giustizia sociale e per l’uguaglianza, principi universali per i quali dobbiamo continuare a lottare ancora oggi. Tocca a noi custodire la loro memoria, farne tesoro e con il loro ricordo alzare l’attenzione sulle tante, troppe ingiustizie che ci sono in tantissime parti del mondo.
Ricordare è un atto profondamente politico: significa scegliere da che parte stare. Gli uomini e le donne della Resistenza avevano scelto da che parte stare. Quindi quella di oggi non è solo un’occasione collettiva di memoria ma un momento di impegno, di responsabilità e di mobilitazione democratica. Perché scegliamo ancora una volta da che parte stare con determinazione e fermezza: dalla parte della democrazia, della libertà di parola e di pensiero, e dalla parte della pace”.

“Viviamo una situazione di conflitti internazionali drammatici - ha concluso la sindaca Funaro - davanti ai quali non ci possiamo voltare dall’altra parte dicendo che non ci riguardano. E in questi giorni di lutto, voglio ricordare il nostro Papa Francesco, un uomo che si è speso con tutte le sue energie per lanciare messaggi di pace e speranza e che per questo è stato e sarà amato per sempre, sia da chi è credente sia da chi non lo è.
Facciamo quindi tesoro di tutti gli uomini e di tutte le donne che hanno avuto il coraggio di tenere viva e alta l’attenzione su temi primari come la pace, la libertà e la democrazia. E ognuno di noi, nel suo piccolo, si impegni affinché oggi e domani il nostro mondo possa essere migliore. Viva la Resistenza. Viva l’Antifascismo. Viva la Libertà”.

Al termine della cerimonia i partecipanti hanno reso omaggio alla lapide posta internamente al perimetro dell’azienda, che ricorda i lavoratori del Pignone deportati.

(fonte foto comunicato stampa)

24/04/2025 11.13
Comune di Firenze

Indietro Edicola Sito Met