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Ordine degli Ingegneri
Rinnovabili, Ingegneri Firenze: “Sentenza Tar dimostra che servono regole omogenee in tutta Italia”
Corsi (coordinatore della commissione Energia e Ambiente dell’Ordine): “Non hanno senso regole diverse da regione a regione e addirittura da zona a zona”
“Prendiamo atto della sentenza del Tar e ne valuteremo gli effetti a Firenze e in Toscana. Un principio generale però si può valutare e secondo noi è giusto: per le energie rinnovabili servono regole chiare e omogenee su tutto il territorio nazionale, senza differenze tra una regione e l’altra o all’interno delle stesse regioni”.

A dirlo è Stefano Corsi, coordinatore della Commissione Energia e Ambiente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze all’indomani dell’annullamento parziale da parte del Tar del cosiddetto decreto rinnovabili del governo, riaprendo la discussione sulla definizione delle aree idonee per gli impianti.

“Come Ordine - spiega Corsi - diciamo da tempo che è fondamentale che passi una logica di omogeneità. Le regole per l’installazione degli impianti non possono cambiare da territorio a territorio. Le rinnovabili sono una questione di interesse nazionale, che va affrontata con regole chiare e coordinate, pur nel rispetto delle specificità territoriali. Ciò che va evitato è una frammentazione normativa che rallenta il percorso della transizione energetica”.

“Vedremo ora cosa succederà a livello regionale - conclude il coordinatore della commissione Energia e Ambiente dell’Ordine degli Ingegneri -. Certo è che la transizione energetica non è più rinviabile, e che il pronunciamento del Tar impone una riscrittura della normativa nazionale, seguita da quella toscana. Tre anni preziosi sono andati persi: un ritardo che si sarebbe potuto evitare se il principio affermato dal Tar fosse stato recepito fin dall'inizio”.

16/05/2025 9.21
Ordine degli Ingegneri

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