Regione Toscana
Sanità: donne portatrici di mutazioni genetiche, sì a screening
L’atto illustrato, dal consigliere regionale Stefano Scaramelli (Iv), è stato votato all’unanimità
Sì unanime in Aula alla mozione illustrata da Stefano Scaramelli (Iv) per l’estensione
e l’ottimizzazione dei percorsi di screening genetico e follow up per le donne portatrici di mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2.
L’obiettivo, come ha spiegato Scaramelli, è quello di impegnare la Giunta a farsi promotore, presso “il Ministero della Salute, dell'inclusione dei test genetici per BRCA1 e BRCA2 nel programma nazionale di screening genetico, per garantire che l'intera popolazione abbia accesso a questi strumenti diagnostici, contribuendo alla riduzione dell'incidenza dei tumori correlati”.
Si chiede, inoltre di “sviluppare e promuovere un sistema coordinato di supporto alle donne BRCA positive, che includa la creazione di una banca dati regionale degli esami effettuati e un servizio che tenga traccia delle scadenze dei controlli, per facilitare l'accesso ai servizi sanitari e garantire che le pazienti non saltino appuntamenti importanti, valutando la possibilità di creare una piattaforma informatizzata o una app dedicata che raccolga tutte le informazioni relative agli appuntamenti e ai controlli periodici, per semplificare la gestione del follow-up”.
Infine, si domanda di “valutare di prevedere l'istituzione di ambulatori dedicati al percorso delle donne BRCA positive all'interno degli ospedali, con l'obiettivo di uniformare i percorsi di diagnosi e cura in tutta la Regione, garantendo una risposta tempestiva alle esigenze delle pazienti e riducendo le disomogeneità tra le diverse strutture sanitarie.”
In accordo sul testo della mozione si è detta Donatella Spadi (Pd) “perché la prevenzione soprattutto quella genetica rappresenta un traguardo del futuro”.
Sull’importanza della prevenzione è intervenuto anche il consigliere regionale Andrea Ulmi che ha espresso il voto favorevole della Lega.
26/06/2025 10.48
Regione Toscana