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Regione Toscana
Tradizioni: la pasta fresca nella cultura alimentare toscana
Presentato il volume sulle origini del prodotto culinario, curato dallo storico Maurizio Tuliani e commissionato dalla Confesercenti. Le radici nel Medioevo, i primi documenti che attestano l’esistenza dei ‘lasagnai’ a Siena e Firenze. Mazzeo: “Nostro sostegno all’iter per la qualificazione Igp del tortello maremmano”. Spadi: “Una bellissima storia, complimenti a Confesercenti”
‘La pasta fresca nella cultura alimentare toscana: storia e saperi di un’arte antica’, è il titolo del lavoro di ricerca curato dallo storico Maurizio Tuliani negli archivi di stato di Siena e Grosseto, commissionato dalla Confesercenti di Siena e Grosseto sull’origine della pasta fresca in Toscana. La pubblicazione è stata presentata oggi, martedì 12 marzo, a palazzo del Pegaso.

Sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, l’assessore regionale Leonardo Marras e la consigliera regionale Donatella Spadi e Maila Bettaccini, responsabile area turismo di Confesercenti Toscana.

“La pasta fresca fa parte della nostra tradizione culinaria, si è radicata già all’inizio del Medioevo, quando diventa un piatto vero e proprio, anche grazie all’influenza araba”, spiega Maurizio Tuliani. Nei secoli, “i due grandi poli furono Siena e Firenze, nel Trecento troviamo già nei documenti la figura del lasagnaio”.

“È bello raccontare questa storia in una pubblicazione – dice il presidente Antonio Mazzeo –, quando si scrive un libro si lascia un segno del nostro passaggio e della nostra cultura. Ogni volta che si fa memoria si costruisce un pezzo di futuro. Il modo di fare la pasta è cambiato molto nel tempo. Ricordo che è in corso l’iter per ottenere il disciplinare Igp (identificazione geografica protetta, ndr) anche per il tortello maremmano. Cogliamo l’occasione per prendere l’impegno, anche come Consiglio regionale, a sostenere questo iter. Ringrazio Confesercenti Toscana e Confesercenti Grosseto per questa iniziativa”.

“Quella della pasta fresca è una bellissima storia. La Toscana in genere e in particolare i territori grossetano e senese sono ricercati anche per i loro prodotti enogastronomici: il picio senese e il tortello maremmano vengono esportati in tutto il mondo. Bene ha fatto Confesercenti a commissionare questo studio”, dichiara la consigliera Donatella Spadi.

“Oltre al percorso di ricerca e alla prospettiva del riconoscimento della qualificazione di identificazione geografica protetta, c’è di mezzo anche il fatto che la Toscana tutta cerca di promuoversi anche attraverso l’enogastronomia”, ricorda l’assessore Leonardo Marras. “Vetrina Toscana è il progetto che accompagna da oltre vent’anni la produzione turistica dal punto di vista enogastronomico e incrocia ormai oltre duemila imprese, che possono presentarsi con una carta d’identità chiara, autentica, sostenibile”.

“Abbiamo sposato l’idea perché riteniamo che l’enogastronomia rappresenti le peculiarità del territorio e abbiamo avviato un percorso formativo negli anni scorsi per promuovere la pasta fresca. Questa pubblicazione rappresenta per noi la conclusione di questo percorso”, spiega Maila Bettaccini.

13/03/2024 9.46
Regione Toscana


 
 


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