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L’amministrazione comunale ha inaugurato ieri il nuovo impianto di sollevamento della rete fognaria, realizzato nell’area adiacente alla sede della Pubblica Assistenza di via Argine Strada. Con questa opera va a concludersi l’intera rete fognaria cittadina iniziata in concomitanza con la prima elezione del sindaco Paolo Bambagioni nel 1995. Costato circa 50mila euro, il nuovo impianto pomperà verso la superficie le acque reflue di tutto il capoluogo di Signa che arrivano, in quel punto, a cinque metri sotto il livello del mare. Dall’impianto tutte le acque nere saranno pompate fino all’impianto intercomunale di San Mauro per poi giungere all’ultima tappa, l’impianto di depurazione di San Colombano. Il nuovo impianto di sollevamento è stato costruito in circa un mese di lavoro ed è l’anello finale di tutta la rete fognaria realizzata dal Comune in circa 10 anni di amministrazione con un costo complessivo di un milione e 800mila euro per tutta l’area signese. “Si conclude così un’opera fondamentale ed estremamente riqualificante per il territorio – spiega l’assessore ai lavori pubblici Florestano Bitossi – dato che le acque nere, grazie a questo impianto ed all’intera rete fognaria, non finiranno più nel Bisenzio, migliorandolo dal punto di vista ambientale e dando fine al fenomeno delle fogne all’aria aperta”. Attivo da venerdì, pur essendo un’opera relativamente poco onerosa, l’impianto di sollevamento di via Argine Strada è fondamentale soprattutto per l’ambiente e per il fiume Bisenzio che, a detta dell’assessore all’ambiente Giacomo De Lucia “pian piano acquisirà una nuova vitalità rigenerandosi ed alleggerendosi degli scarichi fognari che fino a l’altro ieri ci confluivano”.