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Michele Gesualdi dona un regalo inaspettato al Comune signese durante la Posa del primo mattone della futura scuola materna Don Milani. Stupendo tutti i presenti il presidente della Provincia, ha donato alla scuola materna un documento di enorme valore: una mappa pel la costruzione dell’acquedotto di Barbiana, luogo dove Don Milani ha vissuto negli ultimi anni di vita, disegnata dal pugno dello stesso prete. La mappa autentica, quando l’edificio sarà terminato, sarà esposta nella scuola Don Milani davanti ad un quadro del prete con in braccio un bambino di colore. “Siamo orgogliosi di questa donazione – dice l’assessore alle Politiche sociali, nonché l’organizzatore di questa sorpresa, Paolo Bendinelli – perché è qualcosa di autentico di Don Milani, qualcosa che impreziosisce la scuola, e chiama tutti ad una grande coerenza educativa, come ha detto Gesuladi”. Le caratteristiche tecniche della scuola materna sono già da tempo note. Realizzata a scomputo degli oneri di urbanizzazione, la struttura costerà alle società che lo costruiranno circa 500mila euro e conterà inizialmente due sezioni, servizi igienici a misura di bambino, la mensa ed un’ampia area verde. La scuola, a detta dell’amministrazione comunale, sarà pronta a settembre del 2005 mentre il secondo lotto della scuola, già progettato ma per ora messo da parte, sarà realizzato più avanti dalle prossime amministrazioni comunali. “In questo momento – dice l’assessore ai lavori pubblici Florestano Bitossi – siamo nella fase delle concessioni ed a breve cominceranno i lavori. La seconda parte della scuola vedrà luce più avanti, in linea con la ricerca delle risorse economiche e con le esigenze demografiche di Signa”. Il progetto è stato interamente realizzato dalle società private che realizzeranno la struttura, ma è stato modellato in base alle osservazioni che l’Istituto comprensivo ha presentato strada facendo. Intanto per rispondere alle esigenze più impellenti, a settembre la scuola elementare Leonardo Da Vinci vedrà aggiungersi una nuova classe, anche se, dati i cospicui tagli al personale del Ministero della pubblica istruzione, non è certo che potrà essere subito sfruttata.