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OSPEDALE MEYER: SINERGIA PER UN CASO DELLA RARISSIMA SIRENOMELIA
Costituita una speciale unità operativa tra ospedali fiorentini
Meyer, Careggi e Asl 10: sinergia tra istituzioni sanitarie fiorentine
per affrontare un rarissimo caso di Sirenomelia

E’ nata con una rarissima malformazione, la fusione degli arti inferiori, che la Medicina definisce con il termine Sirenomelia, proprio per la somiglianza con le Sirene della mitologia classica. Si tratta di casi estremamente rari – l’incidenza è di 0,8 casi ogni 100 mila nati vivi - che spesso, per le gravissime compromissioni agli organi vitali, non sopravvivono alla nascita.
Sono soltanto tre i precedenti di pazienti sopravvissuti riportati dalla letteratura scientifica mondiale. A questi si affianca ora il caso di una bambina curata in sinergia dalle équipes medico chirurgiche di più istituzioni sanitarie fiorentine: l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer che ha svolto il ruolo di coordinamento, l’Azienda Careggi e l’Asl di Firenze. Il caso è stato presentato oggi nella sala del Caminetto di via Masaccio 209 dal direttore sanitario del Meyer, Monica Frassineo, dal responsabile dell’Area Chirurgica del Meyer nonché professore associato dell’Università di Firenze Antonio Messineo, dai microchirurghi ricostruttivi di Careggi, Marco Innocenti e Luca Delcroix e dal chirurgo plastico dell’Asl 10, Riccardo Gelli.
Vivace e vitale, a pochi mesi dalla nascita la piccina è stata sottoposta a una lunga procedura culminata con un delicatissimo e complesso intervento, la separazione degli arti inferiori con impianto di derma. Un’operazione durata sette ore, avvenuta nella sala operatoria del Meyer che ha coinvolto gli staff dell’area Chirurgica, dell’Unità di Anestesia e Rianimazione, del Centro Ustioni dell’Ospedale pediatrico, nonché della Microchirurgia Ricostruttiva di Careggi e della Chirurgia Plastica dell’Asl 10, il cui risultato sotto il profilo estetico viene ritenuto, dai medici, soddisfacente.
Considerata l’estrema gravità della malformazione, la bambina dovrà essere sottoposta ad altri interventi (oltre al programma riabilitativo, è prevedibile un trattamento chirurgico ai piedi, ad altri punti degli arti inferiori e nuovi trattamenti ricostruttivi) prima che possa stare eretta e abbia un futuro più certo.

Sirenomelia

Sirenomelia, termine che indica appunto una rarissima malformazione caratterizzata non solo dalla fusione degli arti inferiori, ma anche dall’assenza del perineo e dei genitali esterni, da malformazioni complesse del bacino, del rachide e di diversi organi interni (reni, grossi vasi, vescica, intestino..). Il motivo per cui si verifica questa malformazione, sebbene molto discusso, è tuttora sconosciuto.

L’impegno di più equipes mediche

AOU Meyer:
Area Chirurgica – coordinatore del caso e responsabile dell’Area professor Antonio Messineo (professionisti intervenuti: dott. Bruno Noccioli, dott. Simone Pancani, dott. Enrico Pinzauti)
TIN – responsabile professor Giampaolo Donzelli
Uo Radiodiagnostica – dottor Claudio Fonda
Cardiologia Pediatrica – dott.ssa Roberta Bini
Uo Anestesia e Rianimazione – professor Paolo Busoni (dott.ssa Rosaria Agostino, dott.ssa Giuseppina Sestini, dott. Massimo Crescioli e dott. Leonardo Bussolin)
Centro Ustioni – dottor Gian Battista Grisolia (dott. M. Pavone)
AUO Careggi:
Microchirurgia Ricostruttiva – dottor Marco Innocenti e dottor Luca Delcroix
Uo Radiodiagnostica – dottor Luigi Rega
Asl Firenze:
Chirurgia Plastica – dottor Riccardo Gelli

07/06/2004 14.27
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