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Comune di Firenze
Firenze. Apre lo Sportello famiglia dell’AMI Toscana presso la Fratellanza militare
L’assessore Funaro: “É un prezioso sostegno per le famiglie perché in un periodo di crisi i problemi familiari sono i primi ad emergere e i primi ad acuirsi”
Apre in città, presso la sede della Fratellanza militare lo Sportello famiglia, un progetto della Sezione toscana dell’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani (AMI) realizzato in collaborazione con l’associazione di pubblica assistenza e mutuo soccorso, concepito per fornire, a titolo gratuito un aiuto alle famiglie, non solo tramite degli avvocati, ma anche con l’ausilio di tutti gli altri professionisti potenzialmente interessati alle vicende familiari, quali psicologi, mediatori familiari, medici psichiatri, sociologi, pedagogisti, assistenti sociali e insegnanti, in modo tale che tutti gli addetti allo Sportello, svolgendo un lavoro di équipe e condividendo un ‘linguaggio comune’ e facendo interagire saperi diversi, forniscano in definitiva un servizio di orientamento multidisciplinare.
Lo Sportello, che offre un’attività di orientamento e consulenza legale nei settori di diritto civile e penale, finalizzata all’inquadramento generale delle questioni prospettate dagli utenti, è stato presentato questa mattina a Palazzo Vecchio dall’assessore al Welfare Sara Funaro, dal presidente della Fratellanza militare Filippo Allegri, dall’avvocato Gianni Baldini, docente di biodiritto e presidente dell’associazione AMI Toscana, da tre psicologhe che saranno operative presso lo Sportello e tre avvocati dell’associazione.
“Lo Sportello dell’AMI, aperto presso la Fratellanza militare con cui il Comune ha una convenzione pluriennale, è un prezioso sostegno per le famiglie - ha detto l’assessore Funaro - perché in un periodo di crisi i problemi familiari sono i primi ad emergere e i primi ad acuirsi. Quindi, creare uno Sportello che dà orientamento e in cui viene data consulenza legale, psicologica e assistenziale a tutti i livelli è un’iniziativa importante e lodevole che abbiamo appoggiato con convinzione ed entusiasmo. Lo Sportello dà un segnale importante perché lavora in un’ottica multiprofessionalità, con un’équipe multidisciplinare riuscendo a dare risposte a 360 gradi sul tutto il nucleo familiare e agendo in un’ottica di prevenzione”. “Sul fronte delle violenze domestiche c’è una percentuale molto bassa di persone che denunciano i fenomeni - ha concluso l’assessore Funaro - e l’apertura di uno sportello dove ci sono dei professionisti che possono aiutare dal punto di vista emotivo e psicologico e di sostegno legale è chiaramente quella risposta necessaria che può far emergere i problemi e aiutare le persone a uscire da certe dinamiche e cercare di fronteggiarle”.
“Lo Sportello nasce per entrare laddove ci sono problematiche nel nucleo familiare, con un’iniziativa diversa rispetto al solito - ha detto il presidente della fratellanza militare Allegri -. Un team di professionisti si offre in questa fase in maniera del tutto gratuita per dare un primo approccio e un primo sostegno alle problematiche familiari, entrando nel merito e consigliando le persone in difficoltà sotto l’aspetto legale”.
“Lo Sportello famiglia nasce con l’obiettivo di entrare nella crisi della famiglia consentendo a tutti di poter essere ascoltati - ha detto l’avvocato Baldini -. È un progetto pilota per il quale ringraziamo il Comune e la Fratellanza militare, del quale fanno parte avvocati, psicologi e mediatori familiari che sulla base di un appuntamento ascoltano e danno orientamento e informazione in maniera gratuita. Firenze è la prima città che si occupa in questi termini di questo problema”.
Lo Sportello con sede in piazza S. Maria Novella, al civico 18, sarà aperto al pubblico su appuntamento a partire da venerdì 10 aprile dalle 15 alle 19. Per fissare un appuntamento è possibile chiamare il numero verde, già attivo, 800293989 oppure scrivere una e-mail all’indirizzo info@sportellofamiglia-amifirenze.it.
Considerando che sempre più spesso sorgono aspri e dolorosi conflitti familiari (acuiti anche dalla recente crisi economico e finanziaria), talvolta dai risvolti e dagli epiloghi addirittura drammatici, primo atto della neonata sezione toscana dell’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani è stato proprio quello di avviare in collaborazione con la Fratellanza militare lo Sportello famiglia, uno spazio in cui, tramite lo svolgimento di un’attività gratuita di orientamento legale, finalizzata all’inquadramento generale delle questioni prospettate dagli utenti, le famiglie possono essere ascoltate, aiutate a orientarsi nella gestione delle problematiche familiari, e indirizzate preferibilmente e possibilmente verso soluzioni riconciliative o quantomeno consensuali, che assicurino la massima tutela dei soggetti più deboli del nucleo familiare.
Le problematiche più comuni che lo Sportello intende affrontare, sono ad esempio in ambito civile: matrimonio, convivenza more uxorio, responsabilità genitoriale, diritti e doveri dei minori, gestione e tutela del patrimonio della famiglia, separazione, divorzio, crisi della coppia genitoriale, disabilità e amministrazione di sostegno; in ambito penale: violazione degli obblighi di assistenza familiare, sottrazione di minori, maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza sessuale, abusi sui minori e reati familiari in genere.
L’associazione AMI – Toscana si propone di incoraggiare, in una prospettiva multidisciplinare, il confronto e la collaborazione con le altre figure professionali che si occupano di famiglia, come psicologi, medici psichiatri, mediatori familiari, sociologi, pedagogisti, assistenti sociali e insegnanti, cui è aperta l’iscrizione; provvedere alla formazione professionale degli associati in materia di diritti delle persone, dei minori e della famiglia; promuovere il dibattito sulle esigenze di miglioramento e di riforma della legislazione familiare e minorile e quella concernente i diritti delle persone; promuovere la cooperazione con persone, enti ed associazioni private e pubbliche che operano nel settore, tra cui i servizi territoriali (Comune, Servizi del volontariato, ASL), il Tribunale ordinario e quello per i minorenni; evidenziare e contrastare casi di malagiustizia o comunque cattiva amministrazione posta in essere in questo campo da soggetti pubblici e privati; monitorare la condizione dei carcerati, e di promuoverne, anche congiuntamente con altre associazioni, il miglioramento e vigilare alla corretta applicazione della normativa in materia; tutelare qualsiasi genitorialità con particolare riferimento alle problematiche legate alla paternità e maternità, sia biologica che adottiva, nel quadro dell’eliminazione di qualsivoglia discriminazione, formale e sostanziale.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.sportellofamiglia-amifirenze.it (fp)

30/03/2015 16.23
Comune di Firenze


 
 


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