Associazione Avviso Pubblico
Mafia Capitale, comunicato di Avviso Pubblico
I 44 arresti disposti dal Gip di Roma e riguardanti la seconda parte dell’inchiesta
“Mafia Capitale” destano viva preoccupazione e indignazione.
Questi sentimenti sono generati da quanto si legge negli atti giudiziari.
Speculazione fatta sulla pelle di immigrati, rom, famiglie senza casa; la
mercificazione della funzione pubblica, sia amministrativa che politica, in spregio
ai valori costituzionali di disciplina ed onere; l’ulteriore conferma delle
penetrazione di un sistema mafioso e corrotto, politicamente trasversale,
nell’apparato politico-burocratico romano, sia in centro che in periferia, che offre
voti e denaro in cambio di affari.
Siamo di fronte ad uno scenario che, in modo sensibile, contribuisce a demolire la
credibilità e l’autorevolezza della politica, della Pubblica amministrazione e delle
istituzioni. Tutto questo contribuisce ad allontanare i cittadini dalla partecipazione
alla vita pubblica e ad alimentare l’astensionismo elettorale. E quando viene meno
il controllo sociale e l’interesse per il bene comune, è molto più facile che le mafie
e la corruzione penetrino all’interno delle istituzioni e dei territori.
Non è accettabile che, in un paese che sta affrontando da tempo una crisi che
produce disoccupazione, precarietà, povertà e incertezza vi siano persone che,
dall’interno delle istituzioni, sottraggono ingenti risorse alla collettività.
Le mafie e la corruzione sono dei costi che pagano caramente tutti i cittadini
onesti, in termini di maggiori tasse e minore qualità ovvero chiusura, totale o
parziale, di servizi essenziali. Dove si afferma l’illegalità regnano sprechi, si
produce ineguaglianza, si nega la giustizia sociale.
Forti di un preciso richiamo fatto alcuni giorni fa dal Presidente della Repubblica
in una lettera inviata ai prefetti, come Avviso Pubblico chiediamo ai partiti di
assumersi la responsabilità di fare pulizia direttamente al loro interno. Stessa cosa
deve riguardare il mondo della cooperazione.
Partiti e cittadini-elettori devono combattere e respingere la logica della “vittoria a
tutti i costi”, rifiutare bacini di consenso criminale e illegale che barattano i diritti
con i privilegi, selezionare e votare attentamente i candidati, rendere pubblici i
contributi ricevuti e le spese sostenute in campagna elettorale.
La politica e i partiti devono arrivare prima delle forze dell’ordine e della
magistratura.
Al Parlamento e al Governo chiediamo di avanzare, discutere e approvare
celermente una legge che, richiamandosi all’articolo 49 della Costituzione,
stabilisca in modo trasparente i meccanismi di funzionamento dei partiti e i
requisiti per la candidabilità delle persone nelle liste elettorali, tenendo conto
anche di quanto di ragionevole è emerso in questi giorni circa l’applicazione del
Codice di autoregolamentazione votato all’unanimità dalla Commissione
parlamentare antimafia.
La politica è, e deve ritornare ad essere vissuta e percepita, come un servizio per il
bene comune e per la collettività. Non come gestione di affari e di potere, anche
con metodo mafioso e criminale.
Al Sindaco, alla Giunta e al Comune di Roma, ente socio di Avviso Pubblico che
vede alla Vice Presidenza l’Assessore Paolo Masini, chiediamo di dare ulteriori
segnali, forti e chiari, e in tempi brevi, nel segno dell’affermazione della legalità.
Discutere ed approvare in Consiglio comunale la Carta di Avviso Pubblico
sarebbe un gesto concreto in questa direzione.
La nostra Associazione, inoltre, è disponibile a collaborare con l’Amministrazione
capitolina mettendo a disposizione i propri esperti e le buone pratiche
amministrative raccolte, anche al fine di organizzare percorsi formativi per il
personale pubblico sui temi dell’antimafia e dell’anticorruzione.
Avviso Pubblico, infine, manifesta un senso di gratitudine per il lavoro svolto al
Procuratore della Repubblica di Roma, dottor Giuseppe Pignatone, a tutti i suoi
colleghi e collaboratori, a partire dal Ros dei Carabinieri.
06/06/2015 19.35
Associazione Avviso Pubblico