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Oggetto dell’indagine saranno i gatti urbani randagi che vivono liberi per le strade senza dipendere strettamente da un padrone ed alla cui alimentazione provvedono generalmente persone amanti degli animali.

“Questo progetto – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Marta Billo – è solo l’inizio di un percorso per tutelare le colonie feline presenti nel territorio sestese, in collaborazione con i tanti volontari che quotidianamente danno da mangiare ai gatti randagi”.

La Asl Veterinaria ha già individuato i criteri che permetteranno l’individuazione dei gatti, in base alle aree in cui vivono e alla prossimità con strutture pubbliche o strutture private con funzioni pubbliche (come le cooperative sociali).

Per quanto riguarda il censimento delle colonie presenti su zone private, l’Asl dovrà ricevere una richiesta formale da parte del legale rappresentante di tali aree. In particolare, per i condomini, la richiesta di censimento dovrà esser presentata dall’amministratore dello stabile.

Una volta concluso il censimento delle colonie, il Comune di Sesto Fiorentino definirà un programma per il controllo della loro crescita.

“Cercheremo di dare una struttura a queste colonie – conclude l’assessore Billo -, col fine di proteggerle e di valorizzare il lavoro dei volontari”.