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Non-profit in provincia di Firenze
I celiaci in audizione in Consiglio Regionale
Chiedono migliori diagnosi, più facile accesso alla terapia e la dematerializzazione delle procedure per garantire la sostenibilità dell'assistenza sanitaria
Nella seduta di oggi 25 Maggio, la Terza Commissione Sanità e Politiche Sociali del Consiglio Regionale toscano, presieduta da Stefano Scaramelli, ha ricevuto in audizione l’Associazione Italiana Celiachia.
La celiachia è una malattia sistemica, multifattoriale, a componente genetica e irreversibile. Ha solo una terapia nota, l'eliminazione rigorosa e per tutta la vita del glutine, proteina presente nel grano e in molti altri cereali. La dieta senza glutine è quindi una terapia salva vita per questi pazienti, non una moda, non una dieta per dimagrire o salutare per tutti, come i media negli ultimi anni ci spingono a credere. E' celiaca una persona su 100, in Italia e nel mondo. Ma in Italia abbiamo solo circa 180 mila celiaci, cioè meno del 30% delle diagnosi totali. In Toscana si stima che siano oltre 37 mila i celiaci, ma solo 15 mila circa sono diagnosticati. La celiachia non trattata porta a gravi complicanze, anche irreversibili, tra le più gravi anche il linfoma intestinale. Non fare diagnosi di celiachia condanna i pazienti a gravi conseguenze per la salute e costa, molto, a tutta la collettività.
Nuove norme europee e la generale necessità di razionalizzazione della spesa sanitaria impegnano oggi il nostro paese a revisionare l'assistenza ai celiaci, tema su cui l’Italia è all'avanguardia nel mondo. Al tavolo di lavoro ministeriale a Roma, AIC porta le sue istanze per soluzioni capaci di ridurre il costo complessivo della spesa sanitaria, ma anche di garantire il diritto alla salute dei pazienti.
"In Toscana”, dice il presidente Giuseppe Giura "siamo stati i primi a consentire che i prodotti senza glutine fossero accessibili anche nei supermercati e nei negozi specializzati, aiutando le famiglie nella vita di ogni giorno, e facendo risparmiare la Regione per assisterci nella terapia. Oggi purtroppo siamo indietro per l'impossibilità di ritirare la terapia su tutto il territorio regionale e anche nell'adozione di un modello organizzativo digitale che permetterebbe ulteriori risparmi. Anche il percorso assistenziale risale al 2004 e va aggiornato alle nuove linee guida di diagnosi del Ministero della Salute, per migliorare la diagnosi e spendere meno. Inoltre occorre procedere ad un aggiornamento delle linee guida sulla somministrazione e preparazione di pasti senza glutine per adeguarle ad un mercato in evoluzione. Serve un tavolo di lavoro permanente regionale, come c'era anni fa, che consenta un confronto sui diversi temi, condivisi da tutte le parti sociali: istituzioni, pazienti ed operatori economici coinvolti" conclude Giura.
Il Vicepresidente della Commissione Terza, Paolo Bambagioni, ricorda che "la celiachia non può più essere considerata una malattia rara e che bisogna ridurre i tempi della diagnosi, ancora di sei anni. Inoltre" evidenzia Bambagioni " la celiachia è una malattia sociale e dobbiamo garantire un sempre più ampio e sicuro accesso alla ristorazione fuori casa". La delegazione di AIC porta a casa l’impegno del Presidente della Commissione a chiedere la costituzione del Tavolo Permanente per la Celiachia presso l'Assessorato alla Salute della Regione Toscana, un primo fondamentale passo per l'adeguamento normativo necessario a migliorare la qualità della vita dei pazienti celiaci.

25/05/2016 17.03
Non-profit in provincia di Firenze


 
 


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