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Redazione di Met
Da Beethoven a Ravel, suona la nuova orchestra La Filharmonie, diretta dal M° Nima Keshavarzi
Domenica 4 dicembre, ore 16.30, al Teatrodante Carlo Monni
Nuova orchestra La Filharmonie, diretta dal M° Nima Keshavarzi
PROGRAMMA

M. Ravel: Pavane pour une infante défunte

M. Ravel: Le Tombeau de Couperin

L. van Beethoven: Sinfonia n°4 in Si bemolle maggiore


Firenze, 1 dicembre - Dalla Sinfonia n.4 di Ludwig Van Beethoven a la Pavane pour une infante defunte e a Le Tombeau de Couperin di Maurice Ravel, interpretate dalla nuova Orchestra La Filharmonie, guidata dal direttore iraniano Nima Keshavarzi: è l’evento speciale che si terrà domenica 4 novembre, alle ore 16.30, presso il Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisanzio (piazza Dante n.23).

La compagine filarmonica sinfonica è nata da pochi mesi e formata da 40 giovani musicisti, tutti sotto i 35 anni, fondata dal maestro Kashavarzi (tra le esperienze, è dal 2015 assistente del M° Roberto Abbado presso i maggiori teatri italiani ed europei), che ha scelto alcuni dei migliori giovani professionisti del panorama musicale toscano. L’orchestra, fin dal suo esordio, nella scorsa primavera, ha sempre affrontato pagine importanti del grande repertorio.

Il programma presenta alcune fra le opere più amate dal grande pubblico; ricco di suggestioni emotive e naturalistiche, ma con un solido riferimento alla grande tradizione. Ravel e Beethoven. gli autori in programma domenica, rappresentano due passaggi importanti nel corso della storia della musica: dal Classicismo al Romanticismo e dal Romanticismo alla modernità. La quarta sinfonia di Beethoven - descritta da Schumann "una slanciata fanciulla mediterranea tra due giganti nordici” - appare tra la monumentale Eroica e la maestosa Quinta sinfonia che rappresentano in forma compiuta lo stile audace e personale dell'autore. Il carattere contrastante della Quarta appare in questo modo come un momento di sospensione e di transizione. La Pavane e le Tombeau de Couperin di Ravel rappresentano chiaramente le radici profonde dell'autore nella sua opera originale di innovazione. La Pavane, scritta ancora studente, occhieggia all’eredità spagnola dell’autore e coniuga un elegante melodismo a scelte armoniche avanzate. Nel tempo è diventato uno dei brani più amati tant’è che moltissime sono le trascrizioni, gli arrangiamenti e le collocazioni.

“Non c'è futuro senza passato, e questo lo si vede nel percorso di Ravel, che rimane ancora oggi difficile da classificare: dalle forme antiche, ai valzer fine ottocenteschi, dall'impressionismo fino a jazz e politonalità, il compositore rappresenta in pieno l'evoluzione dell'artista novecentesco alle prese con i grandi cambiamenti epocali”, ha detto il direttore Nima Keshavarzi. “I colori naturalistici e la evocazione degli elementi delle passate tradizioni vengono utilizzati da Ravel e Beethoven in un contesto di freschezza e avanguardia: questo li lega allo spirito del nostro giovane progetto. Il programma proposto per questo appuntamento riflette pienamente le caratteristiche e gli obiettivi di cui la Filharmonie fa una vera e propria missione, ovvero un progetto di ricerca dell'identità e della qualità, attraverso i grandi capolavori della tradizione musicale fino ad arrivare ai giorni nostri. In questo modo l'orchestra affronta flessibilmente brani talvolta contrastanti che richiedono consapevolezza e maturità dal punto di vista dei contenuti, dello stile e del colore orchestrale”.

L’orchestra “La Filharmonie”,con i suoi oltre quaranta elementi selezionati dal direttore Nima Keshavarzi, è il cuore pulsante, la prima ragion d’essere dell’associazione omonima,che attorno a essa si è formata per farle da controparte istituzionale. L’entusiasmo e la giovane età dei musicisti si unisce a un profilo professionale già prestigioso,che vanta esperienze con alcuni dei più importanti gruppi cameristici e orchestrali nazionali e internazionali, tra cui il Maggio Musicale Fiorentino, l’ORT, il Teatro Carlo Felice di Genova, la RNCM Symphony Orchestra di Manchester, La Camerata Strumentale di Prato, l’Orchestra Filharmonica diTorino, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e l’Orchestra Giovanile Italiana. L’orchestra è anche poli-dimensionale perché accanto all’ampio organico sinfonico ci sono i gruppi cameristici, diversi per numero di musicisti e famiglie strumentali.

Nima Keshavarzi ha collaborato come direttore assistente con alcuni tra i maggiori teatri italiani ed europei quali il Teatro dell'Opera di Roma, il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro Regio di Torino, Palau de les Arts di Valencia, il Teatro Comunale di Bologna. Ha collaborato con l'Orquestra de la Comunitat Valenciana e il mezzo-soprano Elina Garança per le incisioni con la Deutsche Grammophon. Ha diretto tra le altre l'orchestra della fondazione Bulgaria Classica, l'orchestra Symphonia Assai di Bruxelles, l'orchestra sinfonica del Royal conservatory di Bruxelles, l'orchestra il Carmine di Firenze, l'orchestra sinfonica Luigi Cherubini del Conservatorio di Firenze, l’Ensemble Luigi Dallapiccola.

Ingresso:15 euro intero. Previste riduzioni. Per ulteriori informazioni www.teatrodante.it

03/12/2016 18.28
Redazione di Met


 
 


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