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Anci chiede incontro urgente al Governo su Città metropolitane. Nardella: "Un’aspirina non risolve il problema ma serve una misura strutturale"
Bianco: “Il futuro del Paese risiede nelle città metropolitane”. Decaro: “Bilanci in forse per oltre metà enti”. Sala: “Siamo costretti a tagliare servizi”. De Magistris: “Alcune Regioni legiferano come se Città metropolitane non esistessero”
Coordinamento delle Città metropolitane all'Anci
L'Anci ha chiesto al governo “un incontro urgente” perché quasi metà delle città metropolitane non è in grado entro il 31 marzo di chiudere in equilibrio il proprio bilancio: la richiesta l'ha espressa il presidente dell'Associazione e sindaco di Bari Antonio Decaro al termine del coordinamento delle Città metropolitane, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Il coordinatore nazionale e sindaci di Firenze Dario Nardella, il sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale Anci Enzo Bianco, il sindaco di Napoli e vicepresidente Anci Luigi de Magistris e il sindaco di Messina Renato Accorinti.
“Servono i soldi per coprire le risorse fondamentali, vale a dire scuole e strade", ha spiegato Decaro in un incontro con i giornalisti. Sono molti i nodi da sciogliere in questa fase di passaggio della legge Delrio, “uno di questi - ha aggiunto – è il trasferimento di funzioni dalle Regioni, perché ancora oggi ci sono Città metropolitane che espletano funzioni non loro proprie senza ricevere alcun indennizzo”.
Sull'entità delle risorse da chiedere a Palazzo Chigi, Decaro ha osservato che tutto dipenderà dal numero di funzioni che dovranno esercitare in futuro le metropoli, “applicando quindi la legge Delrio o meno, ma - ha tenuto a ribadire – stiamo parlando di capitoli fondamentali come le scuole e le strade”. Per questa ragione "il governo a questo punto non può rimpallare i problemi: ha fatto le norme e a questo punto deve intervenire per il mancato indennizzo delle Regioni, quindi è chiaro che il problema è dello Stato", ha concluso Decaro.
Per il sindaco di Firenze Dario Nardella, che al termine della riunione ha parlato al sito Anci, l'incontro al governo servirà "per affrontare due questioni sulle Città metropolitane: quella di prospettiva per sapere cosa vogliamo che diventi questo nuovo ente e la seconda, più urgente, che riguarda alcune grandi Città metropolitane che in queste condizioni non sono in grado di andare avanti”. “Le città metropolitane – ha aggiunto Nardella – devono separarsi definitivamente dalle vecchie Province, essere enti più snelli capaci di gestire competenze quali urbanistica, trasporto pubblico locale, edilizia scolastica e viabilità”. Per fare tutto questo però secondo il coordinatore Anci “un’aspirina non risolve il problema ma serve una misura strutturale per dotare le Città di risorse indispensabili a svolgere funzioni che cittadini e comuni delle Città metropolitane ci chiedono. Nelle 14 città metropolitane vive il 40% della popolazione italiana – ha concluso Nardella - e non dimentichiamo che è in queste città che c’è il vero motore di innovazione e sviluppo del Paese”.

“Le città metropolitane sono in un momento delicato della loro vita. Si decide una parte importante della vita del Paese a seconda di quello che si fa nelle città metropolitane bisogna, quindi, completare il percorso di riforma avviato dalla legge Delrio. Ci sono materie come l’ambiente, la qualità dell’aria, il trasporto pubblico locale che devono essere affidate alla responsabilità dei sindaci metropolitani per avere una visione d’insieme e c’è l’emergenza delle risorse finanziarie per mandare avanti tutto questo”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio dell’Anci e sindaco di Catania Enzo Bianco parlando con il sito dell’Anci a margine del coordinamento dei sindaci delle Città metropolitane tenutosi oggi a Roma presso la sede dell’Associazione.
“Noi – ha aggiunto Bianco – chiediamo che ci sia una finanza propria delle città metropolitane e che ognuno decida come fare, per esempio utilizzando le tasse portuali o aereoportuali”. Nel corso della riunione del coordinamento delle città metropolitane, si è anche parlato di sicurezza urbana e del decreto legge varato dal governo. Un decreto “importante e significativo – ha sottolineato il sindaco di Catania - che consente ai sindaci di reprimere i comportamenti che turbano profondamente la coscienza civile, come coloro i quali sporcano i monumenti, i posteggiatori abusivi. Comportamenti che oggi non sono sostanzialmente sanzionati e per i quali chiediamo che ci sia una effettiva sanzione da parte dell’ordinamento”. “Più responsabilità per i sindaci – ha concluso Bianco – che non diventano sindaci sceriffi perché la responsabilità della pubblica sicurezza è in mano alle forze di polizia e soltanto a loro”. (fdm)

“Lo sforzo che le città metropolitane hanno fatto è enorme e, credendo in questo istituto, hanno una grande disponibilità a ragionare per il futuro ma c’è un tema immediato da affrontare e per questo è necessario un incontro con il governo giacché siamo costretti a tagliare dei servizi e non è un buon messaggio per i nostri cittadini”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala parlando con il sito dell’Anci a margine del coordinamento dei sindaci delle Città metropolitane tenutosi oggi a Roma presso la sede dell’Associazione. (fdm)

“Serve un’azione politica molto forte da parte dell’Anci e dei sindaci metropolitani. Si deve decidere se puntare o no sulla riforma Delrio” e “avere un rapporto chiaro con le Regioni che in alcuni casi legiferano ancora come se le Città metropolitane non ci fossero”. Lo ha detto il sindaco di Napoli e vicepresidente Anci con delega alla Sucurezza, Luigi de Magistris, parlando al sito Anci a margine del coordinamento nazionale delle Città metropolitane. (ef)

Trasformare le criticità in opportunità per la crescita del Paese a partire dalle città metropolitane e, in particolare dal sud. Il sindaco di Messina Renato Accorinti parlando con il sito dell’Anci, a margine della riunione del coordinamento dei sindaci delle Città metropolitane tenutosi oggi a Roma, ha sottolineato l’urgenza di un incontro con il governo per definire al più presto “tutte le criticità” e perché “dobbiamo avere tutte le risorse per poter governare”.
In merito al tema sicurezza, Accorinti ha evidenziato la necessità di interventi sulle politiche sociali, sui trasporti, sulla scuola. Infine, sulla questione del sud, “è stata vista da sempre come il problema del sud, ma il problema del sud è di tutta l’Italia”, in tal senso “noi sette sindaci delle città metropolitane del sud abbiamo pensato di fare il nostro G7 per mettere sul tavolo le problematiche. Vogliamo essere propositivi perché abbiamo tanta voglia di sudare per cercare di avere lavoro sul nostro territorio che ha una potenzialità enorme e vinceremo la scommessa Italia a partire dal sud”. (fdm)

22/03/2017 18.49
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