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Comune di San Casciano
Nella lettura prima infanzia c’è il ricordo della mamma
Il progetto Nati per Leggere approda a San Casciano con il coinvolgimento dei genitori e delle insegnanti. La pediatra Maria Tolu ha presentato ai lettori della biblioteca comunale di San Casciano gli ultimi esiti delle ricerche scientifiche
Il nido di affetti prende avvio e si costruisce nel percorso di un bambino in fasce con la voce ‘innamorata’ di mamma e papà che leggono storie e raccontano se stessi. E’ il miracolo della famiglia appena nata. Il progetto Nati per Leggere, promosso dalla giunta Pescini, mette radici anche a San Casciano grazie alla collaborazione dei genitori e delle insegnanti degli asili nido e delle scuole dell'infanzia.

“Il progetto - commenta l’assessore alla Pubblica Istruzione Chiara Molducci – vuole essere uno strumento volto ad inserire la lettura ad alta voce in età prescolare e stabilire una linea di continuità nel percorso educativo 0-6”. L’iniziativa è stata presentata nella biblioteca comunale di San Casciano dalla pediatra di Barberino e Tavarnelle Maria Tolu, dall'assessore alla Pubblica Istruzione Chiara Molducci, dalla bibliotecaria Nina di Claudio, insieme alla vicaria Carla Ghirlandini e al coordinatore pedagogico Paolo Borin.


La pediatra ha colto l’occasione per presentare gli esiti delle ultime ricerche condotte dagli esperti sulla funzione sociale e culturale della lettura ad alta voce e il suo rapporto con la genetica. “Secondo gli studi più recenti – ha detto la pediatra – i neuroni che ci permettono appena nati di esplorare il volto della mamma, rilevarne le curve, le linee sono gli stessi che ci consentono di cogliere i segni grafici della lettura”. Un gesto dunque che sembra avere una radice ancestrale e ricondurre ai primi momenti della vita di un essere umano. “Leggere ad alta voce ai bebè e ai bambini in età prescolare - ha aggiunto la pediatra - è importante per condividere il piacere di stare insieme, iniziare ad alimentare una relazione che segnerà per tutta la vita il rapporto tra genitori e figli. Non solo: è uno strumento che ha una valenza formativa nella reciprocità del dialogo, allontana la povertà educativa e il babysitteraggio tecnologico che troppo spesso affida agli strumenti hi-tech, tablet, pc e televisione il compito di intrattenere i nostri figli”.

“Il numero delle adesioni comincia ad infoltirsi – conclude l’assessore Molducci - segno che l’iniziativa che già da alcuni anni ha preso campo nei territori di Barberino e Tavarnelle è stata accolta favorevolmente dalla nostra comunità, in pochissimi giorni si sono iscritti quindici volontari”.

12/05/2017 9.18
Comune di San Casciano


 
 


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