Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Fondazione Sistema Toscana/Mediateca Toscana
Quarta giornata al Cinema La Compagnia, la rassegna Cannes a Firenze
Giovedì 22 giugno, dalle ore 18.00
Alla quarta giornata della rassegna: La defensa del dragón di Natalia Santa (ore 18)- L’intrusa di Leonardo di Costanzo (ore 19.30) - West of the Jordan River (ore 21.15) in collaborazione con il Festival

La rassegna Cannes a Firenze, a cura di France Odeon, in collaborazione con Estate Fiorentina, Istituto Francese di Firenze e Fondazione Sistema Toscana che porta al Cinema La Compagnia, in anteprima, i migliori film in mostra a Cannes 70

Tra i titoli della Quinzaine il primo lungometraggio della regista colombiana Natalia Santa, La defensa del dragón (ore 18) : la vita è fatta di rischi e i tre protagonisti dovranno fare i conti con la perdita di qualcosa: uno scacchista professionista che vive di scommesse, un omeopata che ha tutt’altra vocazione e un orologiaio che non si rassegna al fatto che il suo tempo sia ormai passato. I personaggi rappresentano un’allegoria della vita: si può essere abilissimi a saper muovere alfieri, cavalli e torri i eppure allo stesso tempo rimanere immobili di fronte al proprio male di vivere e al tempo che passa.

Alle 19.30 uno dei film italiani presentanti alla Quinzaine, L’intrusa, di Leonardo di Costanzo, suo secondo lungometraggio non documentaristico, ambientato nel mondo del volontariato a Napoli: all’interno di un centro di assistenza per infanzia a rischio, aperto anni prima da una donna del Nord, arriva un giorno l'intrusa del titolo, cioé la moglie di un camorrista , che, con la sua sola presenza, è destinata a scompaginare la già difficile quotidianità. L’Intrusa non è un film sulla camorra, ma su chi ci convive ed è anche una storia su quel difficile equilibrio, quanto mai attuale per la nostra società, da trovare tra paura e accoglienza, tra tolleranza e fermezza.

Alle 21.15 West of the Jordan River, di Amos Gitai, presentato da Vittorio Iervese, neo- presidente del Festival dei Popoli, il documentario sulla questione della Cisgiordania “è la ricerca di un cammino di pace, una ricerca di luce all’interno di un periodo buio”.
Amos Gitai ritorna per la prima volta in territori occupati dopo il suo documentario del 1982. A ovest del fiume Giordano descrive gli sforzi dei cittadini, degli israeliani e dei palestinesi, che cercano di superare le conseguenze dell'occupazione. Il film di Gitai mostra i legami umani intrecciati con i militari, per il rispetto dei diritti umani, la libertà d'espressione dei giornalisti, le madri in lutto e anche i coloni ebrei. Di fronte al fallimento della politica per risolvere il problema dell'occupazione, questi uomini e donne si alzano e agiscono in nome della loro coscienza civica, mostrando un’energia umana  che rappresenta  una proposta concreta per il cambiamento a lungo auspicato.

Biglietti:
Intero 8 euro, ridotto 7 euro
Abbonamento 11 spettacoli: 30 euro

Info: www.cinemalacompagnia.it

21/06/2017 11.39
Fondazione Sistema Toscana/Mediateca Toscana


 
 


Met -Vai al contenuto