Comune di Montelupo Fiorentino
MONTELUPO FIORENTINO: IMPARARE LA PACE
I ragazzi dell’Istituto Comprensivo proseguono il percorso di educazione alla non violenza
Sui banchi di scuola si può imparare anche la pace. È una convinzione condivisa dalle insegnanti dell’Istituto Comprensivo e dall’amministrazione di Montelupo Fiorentino.
Da lunedì 14 novembre gli alunni delle scuole medie e delle classi quarte e quinte delle elementari hanno iniziato un’attività di laboratorio dedicata al tema della non violenza.
Il percorso, utilizzando una metodologia interattiva, propone spunti di riflessione sulle dinamiche dei conflitti e sulla loro gestione; con l’obiettivo fondamentale di educare le nuove generazioni ad una cultura di pace.
Si tratta di un’iniziativa già proposta nell’anno scolastico 2004-2005 con esiti tanto positivi da indurre le insegnanti a replicare l’esperienza e ad estenderla a nove classi, come spiega la professoressa Alessandra Cenci: “L’attività ha dato un esito positivo con ricadute non solo sulla didattica, ma soprattutto sulle relazioni che intercorrono fra i ragazzi, il laboratorio fornisce spunti immediatamente trasferibili sul loro vissuto nella gestione dei conflitti, per questo è importante iniziare il percorso già dalla prima”.
Una cultura di pace non è innata, ma è frutto di riflessioni, esperienze e stimoli. Per l’amministrazione è importante sostenere questo aspetto: “La partecipazione ai programmi formativi e la condivisione di un obiettivo è per noi fonte di soddisfazione e stimolo per un impegno futuro anche nei confronti di tutta la popolazione di Montelupo – afferma la consigliera con delega alle pari opportunità Annalisa Nozzoli – abbiamo in programma un ciclo di convegni sul tema, indirizzato agli adulti”.
Il programma della serata prevede un primo incontro con un missionario, Renzo Rossi; un rappresentante dell’associazione Nevé Shalom, Cristiano Mozzanti e con un’esperta della questione palestinese Lara Colarace. L’appuntamento è per il 22 novembre alle 21,30 presso la Sala del Consiglio, nel palazzo comunale.
“C’è bisogno di una conversione radicale del modo di pensare e di agire a livello individuale che metta in discussione la violenza imperante e ricollochi al centro di tutto le relazioni umane. Le iniziative proposte per i ragazzi delle scuole e per gli adulti vogliono essere uno stimolo forte in questa direzione”, conclude Annalisa Nozzoli.
15/11/2005 11.46
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