Fondazione Marino Marini - Pistoia
Marino, l’uomo e l’artista negli scatti di Aurelio Amendola
Una mostra inedita con i capolavori del Fotografo degli Artisti. Aspettando passioni Visive… “Marino nell’immagine di Aurelio Amendola (1968-1975)” è uno degli eventi di punta della programmazione culturale della Fondazione Marino Marini. Inaugurazione venerdì 14 luglio ore 18.30
Marino ritratto dal fotografo degli artisti: Aurelio Amendola. Si inaugura venerdì 14 luglio alle ore 18.30, tra le sale del Palazzo del Tau, il primo dei grandi eventi dedicati all’artista pistoiese, nell’anno di Pistoia Capitale della Cultura 2017, alla vigilia della mostra Passioni Visive che dal 16 settembre 2017 sarà allestita a Palazzo Fabroni e dal 27 gennaio 2018 a Venezia presso la Peggy Guggenheim Collection. Una retrospettiva inedita che accoglie un’ampia selezione delle immagini fotografiche più significative della storia umana e artistica di Marino. La mostra “Marino nell’immagine di Aurelio Amendola (1968-1975)” raccoglie alcuni preziosi frammenti di vita dell’artista e propone un ricordo originale del grande scultore attraverso le immagini realizzate e a lui dedicate dal “Fotografo degli Artisti”. Aurelio Amendola è noto per aver ritratto i grandi protagonisti del Novecento come De Chirico, Lichtenstein, Pomodoro, Schifano, Warhol e tanti altri. Tra le numerose monografie dedicate ai maggiori scultori e pittori contemporanei si ricordano Burri, Manzù, Fabbri, Ceroli, Vangi, Kounellis.
Marino ha conosciuto Amendola nel 1966 in occasione della grande esposizione a lui dedicata a Palazzo Venezia a Roma. Due anni dopo ha incontrato Marino a Forte dei Marmi e da quel momento ha iniziato a fotografarlo insieme alle sue opere, realizzando il primo volume sulla scultura edito nel 1972.
Un’immagine divenuta icona è la foto che ritrae Marino con il cavallo sulla spiaggia di Forte dei Marmi, pubblicata anche sul volume da lui realizzato “l’occhio indiscreto. In quest’occasione furono realizzate 15 gigantografie di Marino con il cavallo sulla spiaggia, Marino nello studio di Milano insieme alle opere, Marino alle cave di Henraux mentre lavora alle grandi sculture in pietra, Marino che visita Pistoia insieme alla sorella gemella Egle e a Marina.
“L’evento che ricostruisce la figura di Marino - dichiara la direttrice della Fondazione Marino Marini Maria Teresa Tosi - attraverso gli scatti di Aurelio Amendola e l’esposizione successiva che porterà al Museo Marino Marini le opere di Kengiro Azuma, allievo e collaboratore prediletto da Marino, sono parte integrante del vasto progetto culturale che nel 2017 mira ad approfondire e a celebrare i rapporti che il nostro Marino ha intessuto con altri grandi del Novecento”.
All’evento inaugurale saranno presenti l’autore Aurelio Amendola, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, il critico d’arte Marco Bazzini e la direttrice della Fondazione Marino Marini Maria Teresa Tosi. La mostra prosegue fino al 10 settembre 2017.
Ingresso libero. Orari mostra: dal martedì al sabato dalle 10 alle 18, domenica dalle 14:30 alle 19:30.
Aurelio Amendola
Nel corso della sua lunga carriera di fotografo Aurelio Amendola si dedica principalmente all’arte contemporanea, immortalando i protagonisti dell’arte del Novecento: De Chirico, Lichtenstein, Pomodoro, Schifano, Warhol, per ricordarne solo alcuni. Tra le numerose monografie dedicate ai maggiori scultori e pittori contemporanei ricordiamo Marino Marini, Burri, Manzù, Fabbri, Ceroli, Vangi, Kounellis.
Aurelio Amendola è poi noto per le fotografie delle sculture del Rinascimento italiano: ha documentato l’opera di Jacopo Della Quercia, Michelangelo e Donatello e illustrato singoli capolavori e monumenti quali il pulpito pistoiese di Giovanni Pisano, il fregio robbiano dell’Ospedale del Ceppo, sempre a Pistoia, Santa Maria della Spina e il Battistero a Pisa, San Pietro in Vaticano. San Pietro in Vaticano è il primo di una serie dedicata ai grandi temi dell’arte italiana visitati secondo l’ottica personale del fotografo, presenta una campagna iconografica completamente nuova, calibrata sul “taglio” e sulle esigenze specifiche del progetto: approfittando della rara occasione di un contatto senza vincoli con i monumenti berniniani e, più in generale, con i vari elementi architettonici e scultorei caratterizzanti San Pietro, simbolo di tutta la cristianità, Amendola riesce a riprenderne gli scorci e i particolari più inaspettati.
11/07/2017 10.11
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