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“E' un atto questo del Piano Integrato di Salute con il quale la Società della Salute Nord Ovest mostra i progetti che saranno attuati già a partire dal 2006. Con questo strumento unico di programmazione sociosanitaria che oggi presentiamo, gli obiettivi di salute e di benessere saranno legati non solo ai fattori sanitari ma anche ai comportamenti, i cosiddetti determinanti di salute”. Queste le prime dichiarazioni con le quali il presidente della Società della Salute Nord Ovest, Simone Naldoni, ha aperto oggi la conferenza stampa di presentazione del Piano Integrato di Salute (Pis) che si è tenuta a Sesto Fiorentino presso il presidio sanitario di via Gramsci.

Lunedì 5 dicembre il Piano Integrato troverà un nuovo momento di confronto nel corso della giornata di lavori che si terrà presso la casa del popolo di Querceto (via Napoli, 7 a Sesto Fiorentino) alla presenza di dirigenti della Asl fiorentina e di operatori del settore. “La giornata di lunedì – ha sottolineato Naldoni - sarà un utile momento di incontro che darà il senso del lavoro finora fatto dalla nostra Società della Salute”. “Per l'Azienda sanitaria – ha dichiarato Laura Peracca, responsabile della gestione servizi territoriali della Asl – l'approvazione del Piano è il risultato di due anni di lavoro insieme ai Comuni”.

Il Piano Integrato presentato oggi dalla Società della Salute Nord Ovest è il terzo in Toscana ad essere già stato approvato, dopo Firenze e Empoli. Fra le priorità che sono state rimarcate anche durante la conferenza stampa di oggi, c'è la creazione degli sportelli unici sociosanitari per un moderno servizio di accoglienza. “A questo proposito – ha spiegato Salvatore Cardellicchio, assessore alle Politiche Sociali del comune di Calenzano e membro della giunta della SdS Nord Ovest – abbiamo costituito un gruppo di lavoro. Già dal 2006 saremo in grado di apprezzare i primi risultati”.

Per quanto riguarda il Piano Integrato nello specifico, Caterina Conti, assessore alla Politiche Sociali del comune di Sesto Fiorentino, ha sottolineato l'importanza del progetto “Fondazione Dopo di Noi”. “E' un progetto – ha detto – che abbiamo presentato alle famiglie dei disabili lo scorso 29 novembre. L'entusiasmo e l'adesione che ha ricevuto da parte dei famigliari, ci ha dato conferma del fatto che avevamo individuato un bisogno reale”. Il progetto prevede la costituzione di una Fondazione con finalità di tutela e di solidarietà sociale all'interno della quale i privati, gli enti pubblici e gli enti no profit, studieranno percorsi per la presa in carico dei disabili gravi.