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Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci
Vittorio Giorgini: l'opera e l' archivio, al Pecci di Prato
Iniziative realizzate in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana
Con il sostegno di: Comune di Prato e Regione Toscana. Ingresso libero
Proseguono al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato il ciclo di incontri pubblici di studio e approfondimento su differenti archivi di "artisti" contemporanei. Giovedì 5 ottobre alle ore 17 nella Sala Cinema avrà luogo la conferenza su Vittorio Giorgini architetto sperimentale tra Firenze e New York. L'incontro è in collegamento con altre iniziative promosse da B.A.Co. - Archivio Vittorio Giorgini, Ordine degli Architetti di Firenze, Fondazione Architetti Firenze, Comune di Firenze, MUS.E Firenze e Museo Novecento di Firenze, con la partecipazione di Do.Co.Mo.Mo. Italia.
Interverranno, oltre a Stefano Pezzato del Centro Pecci e Elisabetta Insabato della Soprintendenza archivistica della Toscana, anche l'architetto Ugo Carughi, Cristina Degl'Innocenti per il progetto "Vittorio Giorgini architetto" e Silvia Moretti della Fondazione Architetti Firenze. Le opere di Giorgini saranno invece approfondite da Nadia Musumeci della Fondazione Michelucci, Marco Del Francia (B.A.Co. - Archivio Vittorio Giorgini), Denise Ulivieri (Università di Pisa) e Emanuele Piccardo (plugin-lab.it) che presenterà un video cortometraggio sull'architetto.

www.centropecci.it

Vittorio Giorgini
Firenze 9 maggio 1926 – 19 febbraio 2010
nasce a Firenze nel 1926 e si forma nel fervido clima culturale della Firenze degli anni '50 che vede fra i protagonisti anche il padre Giovanni Battista, primo promotore della moda italiana all'estero. Già prima della laurea ha modo di collaborare con Franco Zeffirelli per il Maggio Musicale e in allestimenti e scenografie per le sfilate di moda e le feste ad esse collegate.
Subito dopo la laurea (1957), è attivo a Roma, nello studio di Claudio Longo dove frequenta vari esponenti della cultura e dell'architettura romana, fra cui Luigi Moretti. Tornato a Firenze apre lo studio inizialmente assieme a Walter Di Salvo, per poi proseguire da solo l'attività professionale.
Nel 1957 realizza 'casa Esagono' a Baratti e nel 1959 il singolare allestimento della galleria d'arte "Quadrante" a Firenze, basati entrambi sullo studio delle forme della natura a cui l'architetto si dedica ininterrottamente dalla metà degli anni '50. In questa linea si colloca la Casa Saldarini di Baratti (1962) che gli valse l'invito alla "Prima Triennale Itinerante d'Architettura Italiana Contemporanea" (Firenze, 1965) dove espone il 1° Manifesto di Spaziologia (termine che racchiude quella che per Giorgini vuole diventare una disciplina dalla quale partire per la definizione di un linguaggio architettonico garante di innovazione tecnologica), accanto ad architetti della nuova generazione come Gregotti, Viganò, Savioli, Ricci, Portoghesi, Dardi, Castiglioni, Canella ed altri. Nello stesso anno, assieme ad Agnoldomenico Pica, e con la collaborazione di Luigi Terragni, è a Tokio per allestire la mostra "Italia 1965. Architettura. Produzioni d'arte".
Fonte: SIUSA (Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche)

04/10/2017 11.29
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci


 
 


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