E' un accordo di programma da 17,6 milioni di euro quello che è stato firmato oggi pomeriggio presso la presidenza della Regione Toscana e che permetterà di raggiungere un triplice risultato: realizzare una nuova ed unica sede al posto delle attuali due per il Liceo scientifico Enriques Agnoletti; realizzare nuove aule universitarie all'interno del polo scientifico e tecnologico; consentire l'ampliamento produttivo e occupazionale della sede di Sesto Fiorentino della multinazionale del farmaco Eli Lilly.
L'Accordo è stato sottoscritto da sei soggetti: la Regione Toscana, che dell'operazione è il principale finanziatore grazie ad uno stanziamento di 10 milioni di euro; la Città metropolitana di Firenze, che contribuisce con 7 milioni di euro; l'Università degli studi di Firenze che corrisponderà i restanti 600.100 euro. Insieme a loro hanno firmato anche i Comuni di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, oltre alla Eli Lilly.
Un Liceo troppo stretto e un'azienda che vuole espandersi
Il Liceo scientifico Enriques Agnoletti di Sesto Fiorentino, realizzato nel 1973 in un immobile di proprietà della Citta metropolitana sorge in un'area situata accanto allo stabilimento dell'industria farmaceutica Eli Lilly. Il Liceo ospita circa 600 alunni e fin dal 2001 ha dovuto aprire una succursale nel comune di Campi Bisenzio, frequentata da circa 300 studenti. Le previsioni per i prossimi anni sono di un'ulteriore crescita del numero degli alunni e la struttura presenta problemi di manutenzione e di accessibilità.
Da parte sua la Eli Lilly, presente a Sesto Fiorentino da 58 anni, ha la necessità di espandere la propria superficie produttiva, attualmente pari a 55.000 metri quadrati, che dà lavoro a circa 660 dipendenti. Dallo scorso anno produce a Sesto il 50% della propria produzione di insuline, che corrisponde ad un terzo del fabbisogno mondiale. Dal 2009 ha inaugurato a Sesto il suo nuovo impianto che è oggi uno dei siti più innovativi per la produzione di farmaci da biotecnologie esistenti in Italia, ed ha un alto livello di automazione e computerizzazione integrata. Grazie ad investimenti che dal 2005 ad oggi sono stati pari e 465 milioni di euro, è pronto a diventare il primo sito al mondo per la produzione di insulina. Ma al tempo stesso ha saturato gli spazi a disposizione ed ha quindi la necessità di espandersi ulteriormente.
Il via ad una triplice operazione
Ecco dunque che si profila la possibilità di risolvere i problemi didattici e industriali grazie ad un'operazione frutto di un effetto domino e dalla triplice valenza.
L'Accordo di programma sottoscritto oggi prevede infatti che la città metropolitana ceda, per 7 milioni di euro alla Eli Lilly l'area attigua, in cui sorge il Liceo scientifico. Questo rimarrà funzionante e continuerà ad ospitare gli studenti fino a che non sarà terminata la costruzione di un nuovo plesso, prevista a poca distanza, nell'area di proprietà dell'Università degli studi di Firenze che ospita il polo scientifico e tecnologico.
L'Ateneo fiorentino cederà alla Città Metropolitana in cambio di 1,525 milioni di euro l'area in cui verrà realizzato il nuovo ed unico plesso destinato ad ospitare il Liceo Scientifico. Realizzarlo costerà circa 17 milioni di euro. L'Università riconoscerà alla Città metropolitana un contributo pari a 660.100 euro. Non lontano sorgerà anche un edificio (2,12 milioni di euro il costo per la sua realizzazione) destinato ad ospitare 4 aule universitarie da 250 posti ciascuna.
Alla Eli Lilly andranno 250.000 euro l'anno (come previsto dalle valutazioni dell'Agenzia del demanio) di indennità di occupazione per non poter utilizzare i locali acquistati dell'attuale Liceo.
Un preciso cronoprogramma
L'Accordo prevede anche un preciso cronoprogramma per la realizzazione del nuovo Liceo e il conseguente abbandono dell'attuale e per la costruzione dell'edificio destinato ad ospitare nuove aule universitarie.
Entro la fine del 2018 è prevista la progettazione del nuovo Enriques Agnoletti. Le procedure di gara per la realizzazione dell'opera si conta di terminarle entro gli inizi di maggio 2019. I lavori dovrebbero durare circa due anni ed essere ultimati agli inizi del giugno 2021. Così la nuova struttura dovrebbe cominciare ad ospitare alunni ed uffici a partire dalla fine di agosto 2021.
Più veloci i tempi per la realizzazione del nuovo edificio universitario: la progettazione ultimata entro il giugno 2018, la gara entro la fine dello stesso anno e circa un anno servirà per realizzare l'opera, con la consegna delle aule prevista per gli inizi di febbraio 2020.
I numeri delle due strutture che si espandono
Secondo ciò che prevede l'Accordo di programma la Eli Lilly potrà accrescere la propria superficie di una misura, circa 7.300 metri quadrati, pari a quella dell'attuale Liceo scientifico.
La capacità produttiva della multinazionale si accrescerebbe e le nuove assunzioni raggiungerebbero le 100 unità, nei profili da ingegneri a microbiologi, da chimici a diplomati, ad operai. Gli investimenti vengono invece stimati in 100 milioni di euro che si aggiungeranno ai 465 investiti a Sesto dal 2005 ad oggi. I dipendenti sono passati dai 430 del 2016, ai circa 660 di oggi. E la previsione è quella di superare presto quota 700 per avvicinarsi alle 800 unità nel 2021.
Il nuovo Liceo scientifico sarà dotato di 30 aule che potranno ospitare fino a 30 studenti ciascuna, una palestra, un'aula magna, laboratori e uffici amministrativi. Per la sola realizzazione dell'edificio saranno necessari 14,566 milioni di euro.
"E' un accordo dove vincono tutti. Con un contributo di 10 milioni di euro, che si aggiungono ai 7 della Città metropolitana e ai 660.000 euro dell'Università di Firenze, la Regione permetterà la costruzione di un nuovo Liceo scientifico, la realizzazione di un edificio per 4 nuove aule universitarie da 250 posti ciascuna e consente lo sviluppo ulteriore dello stabilimento della Eli Lilly che investirà a Sesto altri 100 milioni di euro, creando 100 nuovi posti di lavoro".
Non nasconde la sua soddisfazione il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel commentare la firma dell'Accordo di programma da 17,6 milioni di euro appena sottoscritto insieme a Dario Nardella, sindaco della Città Metropolitana, Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino, Stefano Salvi, assessore all'Urbanistica e alle Politiche del Territorio del Comune di Campi Bisenzio, Luigi Dei, rettore dell'Università degli studi di Firenze e Ilya Yuffa, legale rappresentante di Eli Lilly.
"Sono tre anni – ha aggiunto il presidente Rossi – che lavoriamo per raggiungere questo obiettivo, che abbiamo perseguito attraverso la creazione di un ufficio regionale dedicato all'attrazione degli investimenti. Se non l'avessimo fatto molte multinazionali se ne sarebbero andate dalla nostra regione. Invece sono rimaste e, come la Lilly, investono. Insomma siamo riusciti a stare insieme a questa impresa (che ringrazio per aver riconfermato un rapporto di partnership con noi che ha portato bene ad entrambi) e ad aiutarla nel suo processo di sviluppo".
Anche Dario Nardella ha commentato l'intesa raggiunta. "Questo accordo – ha dichiarato il sindaco della Città Metropolitana di Firenze – è espressivo di come fare sistema tra enti pubblici e aziende private. La Metrocittà ha tra gli altri obiettivi quello di semplificare il rapporto tra questi due polmoni della vita del territorio. Dimostriamo che è possibile fare squadra per favorire ricadute positive per gli studenti, per l'incremento occupazionale e lo sviluppo produttivo e anche per aiutare le prospettive di crescita di quest'area strategica".
Infine il presidente Rossi ha osservato come ormai le multinazionali siano attente alle condizioni che trovano nei Paesi in cui hanno sede loro filiali.
"E qui da noi – ha concluso – trovano un capitale umano che ha un'altissima formazione. Di questo andiamo orgogliosi e per questo voglio ringraziare le nostre università. Quanto poi ai rapporti sociali e sindacali, in Toscana sono improntati ad un conflitto regolato in grado di produrre sempre soluzioni. Se a questo si aggiungono rapporti istituzionali ispirati alla collaborazione reciproca e al superamento della burocrazia, ecco spiegato il bel traguardo che oggi tagliamo con soddisfazione".
“Una grandissima soddisfazione per il nostro Comune”. Così il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi saluta la firma dell’accordo di programma per il trasferimento del Liceo Agnoletti all’interno del Polo Scientifico, avvenuta questo pomeriggio in Regione.
“Questa operazione - ha detto Falchi intervenendo durante la cerimonia della firma - porterà sul nostro territorio nuovi investimenti, nuovo lavoro di qualità e nuova scuola, inserita all’interno del Polo scientifico che è uno dei fiori all’occhiello della formazione universitaria nel nostro Paese”.
“È la prova - ha detto ancora Falchi - che se le Istituzioni lavorano insieme e nella giusta direzione, il nostro territorio già adesso è in grado di attrarre investimenti importanti, in produzione tecnologica e di alta qualità. È motivo di orgoglio essere ritenuti competitivi da un attore come Eli Lilly, che a Sesto Fiorentino conosciamo da tempo e che ha portato benefici già in passato alla nostra comunità”.
“Un ringraziamento va ai tecnici, alle amministrazioni presenti e passate, a tutti gli attori coinvolti nella definizione di questo accordo che ha richiesto un lavoro lungo e difficile, portato avanti in maniera seria e rigorosa. Questo è il miglior viatico per far sì che questi intenti possano tradursi in realtà nei tempi che oggi, tutti insieme, abbiamo sottoscritto”.
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