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Regione Toscana
Scudi di San Martino: Giani, iniziativa è segno distintivo della solidarietà più vera
Presentata in Consiglio regionale la XXXIV edizione della manifestazione che celebra altruismo ed eroismo. L’orgoglio di Bianca Guscelli, nipote del Maestro Brandimarte, autore del calco originale degli scudi
“Da trentaquattro edizioni gli Scudi di San Martino rappresentano una delle onorificenze più significative della nostra regione. Celebrano e valorizzano chi si è distinto per altruismo, amore disinteressato, generosità. Tengono alto il nome e la cultura della Toscana, sono il segno distintivo della solidarietà più vera”. Così il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha presentato la 34esima edizione degli Scudi di San Martino che sabato 11 novembre, nel corso di una cerimonia allestita nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, saranno consegnati per premiare coloro che, secondo il giudizio dell’Istituto che li rappresenta, si sono distinti per impegno, spirito di sacrificio e coraggio a favore di deboli, bisognosi e persone in pericolo.

Dal 1984 fino ad oggi, in prossimità dell’11 novembre, giorno in cui la Chiesa cattolica celebra San Martino, vescovo della città francese di Tours, famoso per generosità ed umanità, l’Istituto premia la solidarietà umana, anche con lo scopo di stimolarne e incrementarne il valore.

“Il premio – ha spiegato Giani – riprende lo spirito e il valore di San Martino: l’altruismo che ha dimostrato con il suo gesto di donare a un mendicante metà del proprio mantello per salvarlo dal freddo”. “Posso assicurare che non esiste Comune in cui non vi sia una chiesa, una cappella o un luogo intitolato a San Martino” ha detto ancora il presidente, citando il tour istituzionale intrapreso all’inizio della legislatura e che lo ha portato, ad oggi, a visitare 264 Comuni.

Il presidente dell’Istituto, Roberto Lupi, nell’anticipare alcuni nomi dei premiati, ha parlato in particolare di un “benefattore livornese, rimasto anonimo, che ha acquistato la casa di un disabile, messa all’asta, per poi cedergliela in comodato d’uso gratuito, restituendogli dignità e fiducia nel prossimo”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il console della Lituania a Firenze Enrico Palasciano, il colonnello Luigi Cieri e Bianca Guscelli, nipote del Maestro Brandimarte, il noto artista fiorentino definito “Il Secondo Cellini”, che coniò il calco con il quale si continuano a forgiare gli scudi. “L’orgoglio che il lavoro di mio nonno continua ad ispirare, è incentivo per me a rieducare i giovani verso un mestiere che non si può perdere e verso il valore delle tradizioni”.

La XXXIV Commissione giudicatrice, presieduta quest’anno da Marilena Rizzo, presidente del Tribunale di Firenze, ha assegnato gli Scudi in Argento all’appuntato Scelto Luigi Divan della Guardia di Finanza che, libero dal servizio, è intervenuto in soccorso di due anziani intrappolati nel loro appartamento in fiamme salvandoli da morte certa; al signor Gabriele Benedetti, osteopata romano che in Sardegna, dove si trovava in vacanze con la famiglia, ha salvato quattro bagnanti.

L’istituto ha voluto assegnare lo scudo in Argento anche alla Croce Rossa Internazionale, per il prezioso lavoro che svolge a favore dell’umanità intera.

Riceveranno gli scudi in Bronzo: il Caporal Maggiore Capo dell’Esercito Giovanni De Riso che, libero dal servizio, è intervenuto per salvare una bimba di due anni rimasta nella culla all’interno di una casa in fiamme; al Maresciallo Capo Orazio Capalbo dell’Arma dei Carabinieri che ha salvato quattro persone durante un’alluvione; alla Fondazione Rimantas Kaukenas, Fondazione Charity Group della Repubblica di Lituania, e a Valerio Catoia, ragazzo con la sindrome di Down, che ha salvato dall’annegamento una bimba, in uno stabilimento balneare di Sabaudia.

L’Istituto ha assegnato anche uno scudo in argento alla memoria all’architetto Gilbert Huyberechts (Granducato di Lussemburgo) che si è prodigato per la cura delle persone autistiche.

I diplomi di benemerenza sono stati assegnati al dottor Italo Paolini di Arquata del Tronto, specializzato in medicina generale, al Primo Maresciallo Pietro Cossalter dell’Esercito e al Primo Maresciallo Gennaro Esposito dell’Aeronautica Militare che si sono prodigati nelle zone italiane colpite da terremoto; alla dottoressa Serena Padovani per il lavoro svolto a favore dei detenuti; all’Equipe Medicina d’Urgenza Ospedale di San Giovanni di Dio di Firenze, per la professionalità e la dedizione con cui svolgono il proprio lavoro, e all’Ispettore Superiore della Polizia Penitenziaria Francesco Lisci, che è intervenuto fuori dal servizio per salvare la vita a una ragazza appena ventenne. (f.cio)

03/11/2017 14.10
Regione Toscana


 
 


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