Comune di Vicchio - Ufficio stampa
Vicchio: Sabato Antonio Giosa dona una sua opera al Comune
La scultura verrà collocata al Museo comunale “Beato Angelico”, in esposizione al pubblico
Si svolgerà sabato 23 dicembre alle 16 al Museo “Beato Angelico” di Vicchio del Mugello, la cerimonia di donazione all’Amministrazione Comunale dell’opera “Figure celate” da parte dello scultore forlivese Antonio Giosa. L’atto di donazione è maturato in seno alla mostra “Antonio Giosa. Giotto, le forme del sacro” che si è svolta alla Casa di Giotto dal 21 ottobre al 19 novembre scorso. Alla cerimonia interverranno il Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Vicchio, Carlotta Tai, il critico d’arte Silvia Arfelli e lo scultore Antonio Giosa.
La scultura “Figure celate”, che entrerà quindi a far parte a tutti gli effetti del patrimonio culturale del Comune di Vicchio, è in terracotta e legno, che sono i materiali usuali dello scultore, e misura cm. 114x23x23 più il basamento, ed è un’opera che rientra pienamente nella ricerca estetica da sempre condotta da Antonio Giosa. L’opera sarà esposta nella sala d’ingresso al Museo, dove sono collocate altre opere di arte contemporanea, frutto di donazioni al Comune.
Antonio Giosa nasce in Basilicata nel 1951. Allievo di Alberto Viani presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, nel 1970, neppure ventenne, viene invitato al padiglione sperimentale della XXXV^ Biennale di Venezia. Dal 1971 è stato docente di scultura presso l’Istituto Statale d’Arte di Forlì; dal 1973 ha realizzato numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, fra cui l’ultima personale nel dicembre 2016 a Londra, alla 5th Base Gallery, curata dal critico d’arte Silvia Arfelli, che ha anche realizzato il progetto “Antonio Giosa. Giotto, le forme del sacro” avviato nell’ottobre scorso con una prima mostra al Museo “Casa di Giotto” a Vicchio del Mugello e destinato a proseguire nei luoghi della memoria giottesca, a Padova e Assisi. Nel 2003 è stato autore di un monumento commissionato dall’UNMS presso il parco urbano “Franco Agosto” di Forlì (opera donata al Comune) e nel 2007 ha realizzato una fusione in bronzo per la chiesa di San Martino in Strada a Forlì. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in campo artistico grazie ad un lavoro estremamente schematico e geometrico che articola le opere in segni, impronte, tracce “in negativo”, solchi e incisioni che disvelano l’ordito e la trama nascosta delle sue sculture-strutture-codici, per una attivazione della memoria.
18/12/2017 15.49
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