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Fondazione Marino Marini - Pistoia
Il design di Marino nasce dal genio e dal talento degli studenti del liceo artistico Petrocchi di Pistoia
Il progetto di collaborazione artistico-culturale ha unito obiettivi e intenti della Fondazione Marino Marini e del Liceo Petrocchi.
Protagonisti del percorso didattico gli ex studenti dell’istituto che hanno ideato, elaborato e realizzato alcuni gadget ispirati a Marino nell’ambito della prestigiosa cornice di Pistoia Capitale della Cultura italiana
Marino, design a colori. L’armonia universale tra cavallo e cavaliere, simbolo di una ricerca di equilibrio che pone l’uomo in continua tensione e movimento verso il mondo naturale, si staglia sul bianco di una t-shirt e rivive nelle tinte accese e nelle linee geometriche di Fakri Zitouni. Marino, promemoria intralitteram. Il profilo del giocoliere si immerge nella lettura e fissa la pagina, si cala nella storia e la sospende come un funambolo in cerca di parole e acrobazie da mettere su in scena nel tessuto della carta. Il segnalibro, stilizzato e reinterpretato dal tratto creativo di Irene Suppa, è l’amico ideale per ogni lettore che non ama arricciare le orecchie dei libri ma ricordarsi del punto esatto in cui si fa standby con la storia. Marino Marini, gioco di incastri che sfida la realtà. Un puzzle 3d compone e scompone l’arte del maestro, gioca con uno dei temi più ricorrenti nel pensiero di Marino. Ancora un cavallo e un cavaliere che prendono vita nel puzzle di Sara Novelli, colpita dalla coppia che stimola la fantasia e interagisce sia con gli adulti che con i bambini.

Hanno uno stile contemporaneo, innovativo, ironico e divertente gli oggetti di design ispirati a Marino e realizzati dagli studenti del Liceo artistico Petrocchi di Pistoia, diretto dalla preside Elisabetta Pastacaldi. Piccoli e grandi gadget, souvenir d’autore, in vendita da qualche giorno nei bookshop di Palazzo del Tau e Palazzo Fabroni, che lasciano il segno e il ricordo di un anno speciale. Sono i nuovi tesori visivi con i quali la Fondazione Marino Marini rilancia la prestigiosa carta di Pistoia Capitale della Cultura italiana e promuove le sue creature più illustri: la mostra di scultura Passioni Visive, proposta nelle dieci sale di Palazzo Fabroni, e quella di pittura Marino e Mirò. I colori del Mediterraneo, allestita tra gli spazi del Palazzo del Tau, entrambe aperte fino al 7 gennaio.

Marino insegna ai giovani a credere in sé stessi e ad investire nelle loro potenzialità artistiche. Fakri Zitouni, di origine italo-tunisina, residente a Quarrata, Irene Suppa di Prato e Sara Novelli di Pistoia sono gli ex studenti diplomati lo scorso anno, usciti dalla classe 5H, autori dei progetti e delle realizzazioni dei gadget che si confrontano con l’arte e i linguaggi di Marino sul terreno del design industriale.

“Un’occasione culturale e un percorso formativo di grande valore - commentano Ambra Tuci e Francesco Burchielli, coordinatori eventi della Fondazione Marino Marini - che dimostra l’apertura della Fondazione al territorio e la realizzazione di una partnership educativa che ha messo al centro la creatività dei giovani finalizzandola ad un eventuale inserimento nel mondo del lavoro. Il progetto ha creato le condizioni per una crescita degli studenti. I ragazzi si sono sperimentati nella conoscenza di un loro illustre concittadino, protagonista dell’arte del Novecento, si sono cimentati con libertà di espressione ed estro nella rielaborazione di alcuni dei temi che caratterizzano la filosofia di Marino e hanno partecipato ad un progetto di marketing di ampio respiro che si pone l’obiettivo di valorizzare le prospettive di Pistoia nel futuro”.

I lavori realizzati, selezionati dal team della Fondazione Marino Marini, comprendono un logo che raffigura un cavallo ed un cavaliere reinterpretati e stampati su magliette, un segnalibro raffigurante il profilo della scultura il Giocoliere, realizzato in cartoncino, ed un puzzle 3D che ricostruisce le sculture del cavallo e del cavaliere.

“In quest’ultimo caso precisa – il professor Enrico Reiser, docente di progettazione nel triennio con indirizzo Design industriale - la particolarità è legata alla varietà delle ricostruzioni, sia il cavallo che il cavaliere possono assumere diverse posizioni riproponendo quelle presenti nelle sculture dell'artista”. La classe 5H della sede di Quarrata, distaccamento del liceo pistoiese, la cui direzione artistica è affidata quest’anno alla professoressa Anita Valentini, ha iniziato a lavorare al progetto lo scorso anno dopo una visita al Museo. “La Fondazione ha offerto ai ragazzi un’opportunità che guarda al loro domani - aggiunge il professor Reiser – ha aperto uno spazio, una finestra artistica che può rivelarsi utile sia sul piano formativo sia sul fronte occupazionale. Sono ragazzi pieni di talento, passione per i linguaggi del design e voglia di fare, meritavano un riconoscimento tanto prestigioso e sono felice che sia arrivato al termine del triennio, come a sancire un percorso che li ha coinvolti attivamente nelle esperienze del mondo scolastico, mi auguro che tale risultato possa arricchire il loro curriculum e costituire un importante credit a livello professionale”. La realizzazione dei gadget è stata eseguita dalle aziende Teeser di Andrea Manetti, Mar di Marco Marchetti e il cartonificio S.I.CA.F. che ha fornito il cartone a titolo gratuito.

“Ho reinterpretato il tema di Marino – spiega Fakri Zitouni - cercando di elaborare non linee curve e morbide ma nette e decise, geometriche, sono giunto a questa sintesi dopo aver lavorato, disegnato ed elaborato decine di schizzi ispirati alle sculture e ai dipinti del maestro. Dall’osservazione continua delle opere di Marino ho tratto anche l’amore per i colori accesi, il rosso ciliegia e il blu elettrico. E’ stata un’esperienza importantissima perché ho avuto modo di confrontarmi con il mondo del lavoro. Ho cercato di trasferire nel mio progetto quello che credo sia un aspetto qualificante del pensiero di Marino: l’efficacia comunicativa, la capacità di arrivare dritti al centro della sfera emozionale”.

“Il mio segnalibro è un oggetto di design utile e funzionale che invita al gioco e al movimento come il tema che ho scelto - spiega Irene Suppa - e per un attimo distoglie l’attenzione dalla lettura. La fonte di ispirazione è il Giocoliere, una scultura di bellezza straordinaria, la cui figura, volgendo le braccia indietro, ha offerto un valido strumento di personalizzazione al mio lavoro. La posizione del giocoliere, che ho semplificato e stilizzato, permette infatti al segnalibro di svolgere il suo compito e fermare la pagina”. L’ex studentessa vede il suo futuro nella scenografia teatrale, Irene è iscritta ad un corso per la formazione di tecnici di scena, palco e scenografie virtuali nell’ambito del bando Task.

Per Sara Novelli, studentessa iscritta al primo anno dell’Accademia di Belle Arti con indirizzo interior design, il suo è un gadget accessibile a tutte le età. “Il puzzle 3d - nota – allena la concentrazione e la manualità, la cifra stilistica è duplice, da un lato si contraddistingue per l’aspetto ludico rivolto ai più piccoli, che possono montare e smontare l’oggetto agevolmente, dall’altro può risultare accattivante per gli adulti, catturati dall’appeal di un oggetto di design, un originale complemento di arredo per la casa. La linea elegante, spezzata e imprecisa, caratterizza la composizione del cavallo e del cavaliere che assume diverse posizioni come nelle opere di Marino. Ho pensato ad un oggetto che parlasse ai bambini con il loro stesso linguaggio, il gioco, anche per il lavoro e l’attenzione che il dipartimento didattico della Fondazione riserva al mondo dell’educazione. E poi, come diceva Marino, gli artisti e i bambini non appartengono a culture differenti”.

19/12/2017 15.37
Fondazione Marino Marini - Pistoia


 
 


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