E' stata inaugurata lunedì sera la mostra “Francisco Smythe e Firenze”, a cura di Antonio Arévalo e Paulina Humeres. L’inaugurazione si è tenuta presso le Sale Fabiani di Palazzo Medici Riccardi, e vi ha preso parte, per la Città Metropolitana di Firenze, il consigliere delegato al Turismo e al Lavoro Marco Semplici.
L'esposizione è promossa dall’Ambasciata del Cile in Italia, con la collaborazione della Città Metropolitana, il Ministero degli Affari Esteri del Cile e il Comune di Firenze e il patrocinio dell’Istituto Italo – Latinoamericano.
Francisco Smythe (Puerto Montt, 17 aprile 1952 -Santiago, 23 novembre 1998) visse in Cile i cambiamenti culturali dei brevi e intensi anni della Unidad Popular, durante i quali, all’impegno politico ed etico, si aggiunse un’apertura delle frontiere visive – come l’arte informale spagnola – che segnarono la sua attività artistica. Visse anche i primi cinque anni del Cile della dittatura, dove fu uno dei padri dell’arte concettuale, che più tardi negli anni ’80 si chiamò la “Escena de Avanzada”. Visse a lungo a Firenze, dove arrivò nel gennaio 1979.
La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 6 al 29 marzo 2018.
Orario di apertura: dal lunedì alla domenica dalle 09.00 alle 19.00 (chiusura mercoledì).
Sale Fabiani – Palazzo Medici Riccardi, Via Cavour 1 – 50123 Firenze
Info: Segreteria Culturale Ambasciata del Cile in Italia
Tel 06 844091213 Email:
agaetem@minrel.gob.cl
Nelle foto di Antonello Serino (Ufficio Stampa - Redazione di Met) alcuni momenti dell'inaugurazione