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Redazione di Met
La Sentenza del Consiglio di Stato sul termovalorizzatore di Case Passerini salvaguarda tutto il lavoro svolto da Qthermo
Annulla l’Autorizzazione Unica per vizi di forma

La sentenza del Consiglio di Stato ha confermato la bontà della Valutazione d’Impatto Ambientale e di tutti gli atti sanitari-tecnico-giuridici eseguiti nel lungo iter autorizzativo dell’impianto di termovalorizzazione di Case Passerini; ha rigettato tutte le impugnazioni delle organizzazioni ambientaliste e dei comuni ricorrenti, incluso il motivo secondo cui la variante di Sesto Fiorentino sarebbe dovuta passare per un accordo di pianificazione con il Comune stesso, ossia un potere di veto alla realizzazione dell’impianto; ma ha annullato l’Autorizzazione Unica perché in sostanza gli Enti competenti - la Città Metropolitana al tempo competente e la Regione dopo, che successivamente ha ripreso le competenze sul tema dei rifiuti - non hanno prescritto che il termovalorizzatore può entrare in funzione solo dopo la piantumazione dei Boschi della Piana. La sentenza del CdS ha compensato le spese .

“Sul piano ambientale, sanitario e tecnico-amministrativo siamo molto soddisfatti – ha dichiarato Giorgio Moretti presidente di Qthermo - Il Consiglio di Stato, con una articolata sentenza, ha confermato la totale bontà del lavoro svolto da Qthermo negli oltre 40 passaggi tecnico-giuridici svolti in 8 anni di lavoro. Ma l’impianto non può, allo stato attuale, essere realizzato per un mero vizio formale della Autorizzazione che non contiene la suddetta prescrizione. Non entro nel merito politico, che non è di nostra competenza, se fare o non fare il termovalorizzatore; noi abbiamo eseguito il disposto degli organi tecnici e gli obblighi derivanti dal Piano Regionale dei rifiuti, quale disposto politico, che ci impone di fare il termovalorizzatore. I nostri avvocati stanno valutando nel merito la sentenza. Ricordo che Qthermo è una società a maggioranza pubblica partecipata per il 40% da Hera, società che ha vinto la gara pubblica per la realizzazione e la gestione dell’impianto. In parallelo abbiamo avviato le valutazioni economiche dell’indennizzo che Qthermo dovrà ricevere, in caso di non realizzazione, per l’enorme lavoro svolto in questi lunghi 8 anni e per tutti i costi fin qui sostenuti. Il nostro prossimo compito è di fornire ad ATO , nostro primo interlocutore formale, ogni dettaglio e di richiedere come procedere rispetto ai possibili scenari che possono essere perseguiti.”

24/05/2018 18.24
Redazione di Met


 
 


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