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Il fatto risale al 25 maggio del c.a. a seguito di una segnalazione del Comando della Polizia Municipale di Prato, in relazione alla presenza di un cane di razza Rottweiler all’interno di un capannone condotto da persone di etnia Cinese detenuto in pessime condizioni.
Personale del Nucleo Provinciale delle Guardie Zoofile dell’ENPA, si recava sul luogo e procedeva all’accertamento sulla stabulazione del cane, il quale veniva trovato all’interno di una corte sul retro del capannone, in completo stato di isolamento, in pieno sole, legato con una corta catena corta e fissata ad un palo, senza la possibilità nemmeno di sedersi in quanto la catena si era attorcigliata ulteriormente attorno al collo, provocando seri problemi respiratori dell’animale.
Il luogo era sprovvisto di acqua, grave carenza igienica con materiali di ogni genere sparsi ovunque.
Nonostante la presenza del proprietario, questi dimostrava serie difficoltà a districare la catena attorcigliata attorno al collo del cane, il che dimostrava che l’animale non veniva mai liberato.
Il cane appariva sofferente, forte stato di stress, assetato, occhi lucidi e bava alla bocca, in evidente stato di detenzione incompatibile con la natura dell’animale.

Veniva immediatamente proceduto al sequestro penale di iniziativa dell’animale, di cui all’art. 727 C.P. successivamente trasferito, con l’ausilio del personale SOS Animali, presso il Canile Comunale di Prato.

Successivamente, oltre alla denuncia alla competente Autorità Giudiziaria, al proprietario del cane venivamo contestate violazioni al Regolamento sulla tutela animali del Comune di Prato per €. 450,00, nonché di €. 200,00 per la mancanza del microchip.

ENPA Firenze Nucleo Provinciale Guardie Zoofile