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Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
E tutto sembrava possibile. Il 68 in Italia fra realtà e utopie in una mostra alla Biblioteca Nazionale
Inaugurazione: Giovedì 8 novembre alle ore 11 presso la Sala Galileo
Mercoledì 7 novembre alle ore 12 presso la Sala Galileo della Biblioteca Nazionale Centrale (piazza Cavalleggeri 1) il Direttore Luca Bellingeri e i curatori presenteranno la Mostra E tutto sembrava possibile. Il 68 in Italia fra realtà e utopie (8 novembre 2018-9 febbraio 2019)

Comunicato stampa

Mostra: E tutto sembrava possibile. Il 68 in Italia fra realtà e utopie (Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, 8 novembre 2018-9 febbraio 2019)

Mostra a cura diSilvia Alessandri con la collaborazione di Maria Chiara Giunti e Simona Mammana

Comitato scientifico

Silvia Alessandri

Luca Bellingeri

Pietro Causarano

Franco Contorbia

Gian Luca Corradi

Glenda Furini

Monica Galfrè

Guido Gambetta

Paola Gibbin

Paul Ginsborg

Maria Chiara Giunti

Simona Mammana

Gregorio Moppi

Marzia Pieri

Arabella Natalini

Simone Neri Serneri

Monica Pacini

Stefania Ricci

Micaela Sambucco Hamoud

Luca Scarlini

Nicola Turi


Orario: lunedì-venerdì 10-13; 15-18; sabato 10-13. Chiuso domenica e giorni festivi- Ingresso libero

Catalogoa cura di Silvia Alessandri edito dalla casa editrice fiorentina Nerbini

Inaugurazione: Giovedì 8 novembre alle ore 11 presso la Sala Galileo della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

1968-2018: in occasione del Cinquantenario del Sessantotto, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze organizza una mostra che si propone di riflettere su un anno entrato ormai nella storia, mostrando le principali suggestioni nel campo storico e politico, nel costume, nelle arti e nella cultura, nel sistema educativo, le lotte per i diritti civili e sociali, attraverso i principali soggetti del periodo: gli studenti, gli operai, le donne. Grazie ai quotidiani, alle riviste, agli opuscoli e ai libri presenti nelle sue raccolte, la Biblioteca ha inteso dare un’immagine variegata dei molteplici aspetti del Sessantotto, con l’aiuto di un comitato scientifico composto da noti studiosi dell’Italia contemporanea che ha lavorato fianco a fianco con i bibliotecari della BNCF: storici come Paul Ginsborg, Simone Neri Serneri, Pietro Causarano, Monica Galfrè e Monica Pacini, storici dell’arte contemporanea come Arabella Natalini, storici della letteratura italiana e del giornalismo come Franco Contorbia, del teatro come Marzia Pieri, della letteratura come Nicola Turi e della moda e del costume come Stefania Ricci e Luca Scarlini, musicologi come Gregorio Moppi .

In mostra circa 300 pezzi, accompagnati dalle fotografie del reporter Rodrigo Pais, oggi raccolte presso l’Università di Bologna e dai prestiti dell’Archivio musicale di Carlo Savona, dell’Archivio Luciano Caruso, del Museo Salvatore Ferragamo e del Centro di ricerca, produzione e didattica musicale Tempo reale


Approfondimento

Preceduta da due cronologie dedicate rispettivamente ai principali avvenimenti legati ai movimenti e agli avvenimenti più importanti dell’anno, al piano terreno il visitatore troverà testimonianza di catastrofi naturali come il terremoto del Belice, accanto agli spartiti delle canzoni più vendute, a partire da Azzurro di Adriano Celentano, alle notizie sui nuovi sceneggiati televisivi, ecc. per poi attraversare il Sessantotto a Firenze e salire, al primo piano, al cuore della mostra: il 68 degli studenti e degli operai, delle donne, il 68 nell’arte, nella letteratura e nel teatro, nella moda e nel costume.

Nelle bacheche e nel touch screen si potranno quindi vedere riviste e quotidiani nati in quegli anni, come lo straordinario «Pianeta fresco», la rivista underground diretta da Fernanda Pivano e disegnata da Ettore Sottsass, edita in soli due numeri fra il 1967 e il 1968 a spese degli autori, che veniva venduta abbinata ad una rosa, o come la rivista «Due +», edita dalla Mondadori dal 1968 agli anni 80, rivolta alle donne italiane che spazia da temi di attualità a temi più intimi, sesso e rapporti di coppia inclusi. Ma non mancheranno neanche i primi numeri difumetti come «Linus», nato nel 1965 ma che ebbe la massima diffusione negli anni successivi al 1968, insieme alle tavole di Guido Crepax con la sua Valentina, diventata una delle icone di quegli anni, e ancora opuscoli, programmi teatrali e di musica, ma anche, grazie alla collaborazione con il Museo Ferragamo e con l’Archivio Salvatore Ferragamo, abiti e accessori dell’epoca, in particolare duesplendidi abiti da sera, realizzati nel 1968, senza dimenticare le prime edizioni italiane di opere fondamentali come i racconti di Ti con zerodi Italo Calvino, vincitore al Premio Viareggio 1968 che però lo scrittore rifiutò con un telegramma “Ritenendo definitivamente conclusa epoca premi letteraririnuncio premio perché non mi sento di avallare con mio consenso istituzioni ormai svuotate di significato”.

I principali eventi dell’anno saranno commentati dalle grandi pagine dell’Espresso, con le sue importanti firme giornalistiche, le foto a colori e in bianco e nero dei maggiori fotografi dell’epoca e la grafica d’avanguardia, ma anche da opuscoli aziendali o sindacali, pochissimo noti, come la dispensa in 53 tavole a colori della FIOM di Torino sull’ambiente di lavoro o ancora la dispensa dell’ ARCI Il padrone in fabbrica ti sfrutta.

Il catalogo della mostra, con un ricco apparato iconografico, esce nella collana “Lo scaffale della Biblioteca”, edito dalla casa editrice Nerbini in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

La Mostra sarà accompagnata da un ciclo di conferenze e da visite guidate

02/11/2018 16.58
Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze


 
 


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