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Carabinieri-Comando provinciale di Firenze
Campi Bisenzio. Azione di contrasto allo sversamento illegale di rifiuti, sequestrati 1.250 kg di scarti tessili
Firenze, ladri in abitazione in via Monteverdi, aggredita una ragazza, altri interventi sul territorio
Campi Bisenzio. Azione di contrasto allo sversamento illegale di rifiuti, sequestrati 1.250 kg di scarti tessili

Continua incessante l’azione di contrasto dei Carabinieri di Signa al fenomeno dello sversamento illegale di rifiuti. Anche nella serata di ieri a Campi Bisenzio (FI) i Carabinieri della Stazione di San Piero a Ponti hanno denunciato a piede libero un marocchino cl. ’89 ed un senegalese cl. ‘82, entrambi già noti alle Forze di Polizia, mentre si disfacevano di 15 sacchi contenenti oltre 1.250 kg di scarti tessili industriali. I due avevano parcheggiato il furgone vicino ad un cassonetto ubicato nei pressi del centro, ed avevano iniziato a scaricarne il contenuto prima di essere fermati dai Carabinieri.
Il veicolo è stato posto sotto sequestro così come gli scarti tessili sulla cui provenienza sono in corso tutti gli accertamenti del caso.

Firenze - Minacce a due fratelli albanesi

La scorsa notte, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze e della Stazione di Firenze Peretola sono intervenuti in Firenze, via di Novoli, ove un cittadino albanese, pregiudicato, riferiva che mentre si trovava insieme a suo fratello nei pressi di un bar, in quel momento chiuso, notava giungere delle persone scese da un’autovettura, presumibilmente loro connazionali, i quali gli andavano incontro con aria minacciosa. I due fratelli si dileguavano immediatamente a piedi e durante la fuga udivano lo sparo di due colpi di arma da fuoco. Nessuno riportava lesioni. Dai primi accertamenti, sul posto non sono stati rinvenuti elementi oggettivi di riscontro di quanto asserito. Un testimone, presente a pochi metri dai fatti, ha riferito di non aver udito colpi di arma da fuoco. La presunta vittima si è rifiutata al momento di sporgere denuncia. Indagini in corso

Firenze - Ladri in abitazione in via Monteverdi, aggredita una ragazza

Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Firenze sono intervenuti presso un’abitazione di via Monteverdi su richiesta di una ragazza 20enne che, ospite di una sua amica, mentre stava riposando, era stata svegliata da rumori provenienti da altra stanza dello stesso appartamento nella quale veniva a contatto con un soggetto verosimilmente dell’est Europa che era intento a rovistare tra gli arredi. Questi, per guadagnare la fuga, la colpiva al volto con un pugno allontanandosi velocemente in compagnia di altro suo complice presente nello stabile.
Dall’appartamento venivano asportati monili e contanti per un danno di complessivi euro 1.000 circa. Indagini in corso anche per verificare presenza di telecamere nelle vie adiacenti

Firenze – Via Boito, denunciato un 52enne italiano per maltrattamenti, circonvenzione di persona incapace, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale

Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze sono intervenuti in via Boito dove era stata segnalata una lite tra due uomini. I militari accertavano che i contendenti avevano avuto una accesa discussione in quanto uno dei due, un 66enne italiano residente in Svezia, nell’andare a trovare la sorella 58enne, residente a Firenze e con problematiche di natura psichiatrica, aveva riscontrato la presenza nella sua abitazione di un 52enne che, approfittando dello stato di inferiorità psichica della malcapitata, l’aveva costretta ad ospitarlo ed interrompere i rapporti con i propri familiari, nonché a garantirgli delle periodiche dazioni di denaro.
Dal racconto della donna si è appurato che la loro relazione era nata lo scorso mese di maggio dopo essersi conosciuti in chat. Dopo un appuntamento per incontrarsi, fissato dalla 58enne per la volontà di intessere una relazione amorosa, l’uomo aveva palesato le sue vere intenzioni, consistenti nel trovare una sistemazione dove vivere a carico della sventurata. Mediante continue minacce, l’uomo terrorizzava la donna al punto da farle temere per la sua vita, tanto che la malcapitata era costretta a consegnargli parte della pensione. La sottomissione era completa: i rapporti con i familiari erano rari, controllati ed il 52enne pretendeva che le telefonate si svolgessero tutte in “viva voce” per ascoltarne il contenuto. Non contento di aver allontanato il fratello e la sorella nonché di sottometterla ad ogni sua richiesta, l’uomo faceva in modo di convincere la donna a revocare anche la nomina della propria amministratrice di sostegno, per appropriarsi di una eredità di qualche migliaio di euro, che aveva in previsione di incassare.
Il fratello della sfortunata donna, residente in Svezia, avendo percepito uno stato di sofferenza della sorella, decideva di tornare in Italia per controllare di persona trovandosi davanti a tale agghiacciante verità.
Il 52enne veniva allontanato d’urgenza dalla casa dove conviveva con la donna e deferito per i reati di maltrattamenti in famiglia, circonvenzione di persona incapace e minacce, nonché per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, in quanto durante le operazioni di redazione degli atti e del fotosegnalamento, proferiva frasi ingiuriose nei confronti degli operanti.

Firenze – Via Pagnini, arrestati due peruviani responsabili di rapina

Alle 12.00 circa di ieri, giungeva al 112 una richiesta di intervento in via Pagnini, dove una signora filippina era riuscita, con l’aiuto di alcuni passanti, a trattenere una donna che poco prima le aveva rubato dei gioielli. Immediatamente venivano inviati due equipaggi del Nucleo Radiomobile che giungevano in pochi istanti sul posto, dove bloccavano la presunta autrice, mentre il complice era riuscito a dileguarsi con la refurtiva.
Dalla ricostruzione dei fatti, realizzata dalla testimonianza della vittima e di alcuni testimoni parziali, i Carabinieri riuscivano a comprendere le particolari modalità con cui era stato perpetrato il reato: sostanzialmente la vittima, poco prima, nei pressi della fermata della tramvia di Piazza Leopoldo era stata avvicinata da una donna la quale, visibilmente impaurita, le aveva chiesto informazioni su un indirizzo. Poco dopo, seguendo un copione apparentemente ben collaudato, si avvicinava anche un uomo, il quale si presentava come amico della donna e spiegava all’ignara vittima che l’indirizzo che stavano cercando era relativo allo studio di un notaio, dove si sarebbero dovuti recare per riscuotere una grossa vincita alla lotteria. Carpita quindi la fiducia della vittima, riuscivano a farsi accompagnare a casa sua, dove, con una scusa, le chiedevano di mostrare loro i gioielli di proprietà. Ottenuto lo scopo, scattava l’ulteriore tranello per la vittima, per mezzo del quale i malfattori riuscivano a mettere tutti i preziosi all’interno di un fazzoletto che, in un momento di distrazione della vittima, veniva occultato sui vestiti dell’abile autrice che, dall’altra tasca, estraeva un identico fazzoletto, preventivamente riempito con dei sassolini. Il piano, tuttavia, subiva un intoppo quando la vittima, afferrato il fazzoletto e tastatane la consistenza, realizzava che all’interno non c’erano i suoi gioielli. Vistiti scoperti, i due cercavano di guadagnare la fuga dall’appartamento spingendo ripetutamente la vittima che, sopraffatta, si vedeva costretta a lasciare la presa con cui era riuscita a fermare la donna. I due quindi riuscivano ad allontanarsi e raggiunta la strada si dileguavano per vie diverse.
Fortunatamente la povera vittima, una badante 49enne di origini filippine, ripresasi dallo shock, usciva in strada dove aveva modo di individuare la donna che si stava allontanando a piedi: attirata l’attenzione di alcuni passanti che l’aiutavano, riuscivano a raggiungerla e fermarla in attesa dell’arrivo dei Carabinieri.
Gli operanti, compresa la dinamica e raccolti i pochi elementi forniti dalla vittima e da alcuni testimoni, oltre a procedere all’arresto della donna, risultata una 44enne incensurata di origini peruviane, si mettevano sulle tracce dell’uomo essendo riusciti ad ottenere una descrizione abbastanza precisa. Gli sforzi venivano ripagati nel tardo pomeriggio quando, verso le ore 17.00, una delle diverse pattuglie impiegate nelle ricerche, riusciva a rintracciare all’interno di un bar di via Fratelli Rosselli un uomo molto rassomigliante alla descrizione fornita dalla vittima che, presso la caserma del Nucleo Radiomobile, lo riconosceva senza alcun dubbio.
L’uomo, pertanto, vista la trascorsa flagranza, veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto e, al pari della complice, ristretto nel carcere di Sollicciano.

13/11/2018 13.48
Carabinieri-Comando provinciale di Firenze


 
 


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