Il bello dell’arte contemporanea nei tesori di luce che fondono armonie di pensiero, abilità artistiche e materiali preziosi. I gioielli di Mario Pinton, Francesco Pavan e Giampaolo Babetto, in mostra fino al 24 marzo negli spazi del Museo Marino Marini, continuano ad illuminare Pistoia con i capolavori dei maestri dell‘oro. Il percorso umano e professionale che lega i tre grandi maestri del gioiello come opera d’arte è al centro di due eventi organizzati dalla Fondazione Marino Marini, diretta da Maria Teresa Tosi. Sabato 24 novembre alle ore 18 si terrà un incontro con il curatore della mostra Marco Bazzini che illustrerà, accompagnando il pubblico in una visita tra le sale, la mostra "Rigore e libertà. All’origine del gioiello contemporaneo italiano. Mario Pinton / Francesco Pavan / Giampaolo Babetto". Un’occasione speciale per conoscere il valore artistico e culturale della mostra, la prima nello scenario nazionale ad offrire l’esperienza di un viaggio nella storia del gioiello del ventunesimo secolo. L’evento sarà seguito da un aperitivo negli spazi del museo. Altra iniziativa, da mettere in agenda, è quella prenatalizia che festeggia l‘8 dicembre la ricorrenza dell'Immacolata. Il pubblico sarà guidato alla scoperta dei segreti degli scultori che hanno reinventato le funzioni del gioiello con una visita guidata, condotta dagli esperti dell’associazione culturale Artemisia. Anche in questo caso l’evento di approfondimento è promosso dalla Fondazione Marino Marini. Prenotazioni: tel. 0573 30285.
La mostra si afferma nello scenario mondiale come un’inedita pagina di storia dell’arte italiana che si dispiega dagli anni ‘50 e attraversa oltre mezzo secolo di vita per raccontare la nascita e lo sviluppo del rapporto tra arte e gioiello. L’evento è organizzato in collaborazione con la Galleria Antonella Villanova di Firenze. Caratterizzata da due segni che si intrecciano, la semplicità e la qualità, impressi nell’opera di Mario Pinton e ripresi poi da Pavan e Babetto, la mostra si compone di un’ampia selezione di opere che raccolgono oltre 150 gioielli dai primi anni Cinquanta fino ai nostri giorni. “E’ una storia che vuole riportare all’attenzione – spiega il curatore Marco Bazzini - le origini, gli sviluppi di quel variegato fenomeno che è il gioiello contemporaneo e per la prima volta mira a riscoprire anche il ruolo avuto da Marino Marini in questo specifico percorso artistico”. La mostra accoglie alcuni pezzi, mai visti, realizzati in oro e in argento da Marino Marini negli anni ’70. Alcuni piccoli cavalli e veri e propri gioielli che Marino ha realizzato per la moglie durante la sua permanenza a Parigi. “La mostra si inquadra nel ciclo di eventi espositivi, finalizzati all’approfondimento di artisti che nel tempo si sono legati ai percorsi professionali e umani di Marino Marini – dichiara la direttrice Maria Teresa Tosi - condividendone la ricerca artistica e sperimentale; con questo evento abbiamo l’occasione di valorizzazione un aspetto e un volto nuovo del talento eclettico di Marino che si è cimentato nella lavorazione di questi preziosi materiali, tra cui i gioielli donati all’amata Marina e il ritratto di Stravinskij realizzato interamente in argento, già presente nel percorso museale”.
Ingresso: euro 3.50.
Museo Marino Marini Corso Silvano Fedi 30, Pistoia
Orari di apertura: dal martedì al sabato ore 11-18, domenica ore 14.30-19.30, lunedì chiuso
Info: tel 0573 30285 –
fmarini.eventi@gmail.com – www.fondazionemarinomarini.it