Comune di Tavarnelle Val di Pesa
“La valigia dei Baci”, la storia di amicizia e solidarietà di Tavarnelle e Longarone debutta in un docufilm
Prima assoluta. La visione aperta al pubblico e gratuita si terrà il 7 dicembre alle ore 21.30 al Cinema Teatro della Filarmonica di San Donato in Poggio. Il progetto culturale è sostenuto dall'Unione comunale del Chianti fiorentino, dal Comune di Longarone, dalla Fondazione Vajont e dall’Associazione Cinema Olimpia
La storia di una piccola grande Italia, che da oltre mezzo secolo di vita tiene unite le comunità di Tavarnelle e Longarone, diventa un film. Le tracce e i segni profondi di quella memoria mai cancellata, alimentata per decenni dai bambini e dagli allievi di allora, oggi sessantenni, approdano sul grande schermo con “La valigia dei Baci”. Un docufilm di Andrea Bruno Savelli, frutto della collaborazione tra l’Unione comunale del Chianti fiorentino, il Comune di Longarone, la Fondazione Vajont e l’Associazione Cinema Olimpia che ripercorrere, attraverso le testimonianze contemporanee, il viaggio nella memoria delle comunità di Longarone e Morrocco. Bambini, poi adulti, impegnati nel corso del tempo a portare avanti lo storico cammino di amicizia e solidarietà che nacque all’indomani della tragedia del Vajont nel 1963. Il film sarà proiettato, in occasione di una visione aperta e gratuita, venerdì 7 dicembre alle ore 21.30 al Cinema Teatro Società Filarmonica (via Senese, 9) a San Donato in Poggio. Alla prima saranno presenti Roberto Padrin, sindaco di Longarone, David Baroncelli, sindaco di Tavarnelle e il regista Andrea Bruno Savelli.
Tavarnellini e longaronesi, testimoni e attori del docufilm di Andrea Bruno Savelli. Nella valigia dei Baci sono tutti protagonisti di quel destino incrociato che non vuole dimenticare né la tragedia annunciata, legata al crollo della diga, né il fiore di speranza che spuntò dalla terra delle croci bianche. Il 9 ottobre del 1963 l’acqua e la frana del monte Toc divennero nemiche della vita, devastando i centri abitati del fondovalle veneto e causando circa duemila vittime.
Pilastri di una drammatica storia che trovò nell’amore delle comunità l’occasione di riscattarsi e tradursi in una forma di altruismo senza precedenti sono due donne: Lea Verdi e Anna Cetica, entrambe novantenni. La prima, ex-direttrice delle scuole di Tavarnelle, nel 1963 ebbe il coraggio di organizzare una gita speciale, un viaggio di solidarietà verso il luogo della devastazione, della strage del Vajont. Lea, determinata, portò avanti il proprio desiderio di far nascere la vita dalla sofferenza con la luce degli occhi e il sorriso dei bambini. E autorizzò la classe a partire a bordo del treno della solidarietà. Anna Cetica è la maestra che insegnava nell'allora scuola del Morrocco. Fu lei a prendere l'iniziativa, condividendola con la direttrice, e a realizzare concretamente il viaggio conducendo personalmente la propria classe di studenti a Longarone per sostenere i coetanei superstiti della tragedia del Vajont.
“Due donne incredibilmente forti - dice il presidente dell’Unione comunale del Chianti fiorentino David Baroncelli - ispirate da valori profondi come il senso di reciprocità, siamo fieri di ripercorrere l’esperienza delle nostre comunità insieme a Lea, Anna, gli amici del Morrocco e di Longarone, la nostra amicizia è diventata una lezione di vita da trasmettere alle nuove generazioni”. “Il documentario mostra la storia vista con gli occhi dei bambini, diventati poi uomini e donne - aggiunge il presidente Baroncelli - è un'esperienza che testimonia ancora una volta il legame tra Tavarnelle e Longarone, una storia che si rinsalda grazie ad un’operazione culturale di alto profilo intessuta di testimonianza, memoria e cultura dei linguaggi visivi. Sulla longevità dell'amicizia e della solidarietà di Tavarnelle e Longarone fondiamo le basi della rinascita e del futuro delle nostre comunità”.
04/12/2018 18.56
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