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Comune di Pistoia
Area ex Breda Est, via libera al differimento dei termini del piano particolareggiato. Scadenza posticipata al gennaio 2022
Il Consiglio comunale di Pistoia ha approvato la delibera proposta dalla giunta Tomasi che, al fine di tutelare l’interesse pubblico, differisce i termini di validità del piano dell’area ex Breda al 19 gennaio 2022
Il Consiglio comunale ha approvato la delibera per il differimento dei termini di efficacia del piano particolareggiato dell’area ex Breda Est. La proposta è stata presentata dal sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e dall’assessore all’urbanistica Alessandro Capecchi durante il consiglio comunale di oggi, in cui è stato votato il provvedimento.

Con l’atto deliberato è stata concessa una proroga di tre anni al piano attuativo dell’area compresa tra le vie Pacinotti, Ciliegiole e XX Settembre, che sarebbe altrimenti scaduto il 18 gennaio 2019.

La curatela fallimentare, subentrata nella vicenda dell’ex Breda a seguito del fallimento (sentenza del 15 giugno 2018 del Tribunale di Pistoia) del soggetto attuatore del piano, Giusti per l’Edilizia Spa, avrà tre anni di tempo per la vendita all’incanto dell’area. Erano stati proprio i curatori, Silvio De Lazzer e Manuela Olastri, a chiedere all’amministrazione comunale, nel dicembre scorso, il differimento dei termini a seguito delle manifestazioni di interesse per l’acquisto ricevute da alcuni fondi, così come ribadito dalla curatela anche mercoledì scorso durante la commissione urbanistica in cui è stata prospettata l’apertura dell’asta entro l’estate 2019 (naturalmente nel caso di approvazione della proroga necessaria a garantire la certezza dei tempi e delle previsioni urbanistiche per poter dar corso al tentativo di vendita).

A seguito del fallimento della società Giusti per l’Edilizia e visto lo stato di paralisi di alcuni comparti dell’area, con il conseguente blocco delle opere pubbliche di completamento del quartiere - la spina centrale, le due piazze e i 430 parcheggi a destinazione pubblica – che, per i lotti ancora da finire, continua a versare in uno stato di degrado e ad essere esposto all’usura di quanto in parte già realizzato, il differimento del termine finale del piano attuativo è risultato essere lo strumento più utile da adottare nell’interesse pubblico, al fine di consentire il completamento dell’area.

La vendita dei lotti ( O – B – D – H ) avverrà nell’ambito di una procedura concorsuale soggetta al controllo dell’autorità giudiziaria. Il nuovo soggetto attuatore dovrà assumersi tutti gli obblighi già stabiliti e prestare le idonee fideiussioni, a garanzia degli obblighi assunti.

Il provvedimento è stato presentato durante il consiglio comunale dall’assessore all’urbanistica Alessandro Capecchi. «L’interesse del Comune e della città – ha detto l’assessore - è quella di giungere nel tempo più breve possibile al completamento delle opere pubbliche, e per farlo il differimento dei termini di scadenza del piano è stato ritenuto lo strumento più utile dai tecnici comunali, dall’ufficio legale e dallo studio legale esterno incaricato dal Comune. Il fallimento del Giusti e la richiesta della curatela sono due passaggi (puntualmente riportati in delibera) fondamentali nel ragionamento che abbiamo svolto. Oltre alla richiesta della curatela, il Comune ha avuto due richieste analoghe da parte di Sistemi Urbani, proprietaria degli edifici del dopolavoro ferroviario, e Le Professioni Spa, proprietaria della palazzina Coppedè (dove secondo il piano vigente è prevista la realizzazione della sede degli ordini professionali). Inoltre l’Inail (lotto i) ha già richiesto il rilascio dei permessi a costruire. Ci siamo trovati a dover individuare la strada migliore da percorrere per avere il completamento delle opere pubbliche nel più breve tempo possibile, individuandola nel differimento dei termini del piano a tutela dell’interesse pubblico, forti comunque del fatto che siamo garantiti dalle fideiussioni, su cui l’Amministrazione ha già da tempo avviato il procedimento per l’escussione. La commistione di proprietà delle aree, pubbliche e private, è stato un ulteriore elemento valutato nel ragionamento per il differimento dei tempi di efficacia del piano, per l’incidenza che avrebbe sui tempi di realizzazione delle opere pubbliche. L’interesse pubblico è quello di avere nel minor tempo possibile il completamento dei 434 posti auto (lotto H), specialmente in una zona che riunisce molte funzioni pubbliche come nell’area ex Breda, e di portare a completamento la copertura della spina centrale e delle due piazze. Nell’attuale situazione – ha specificato infine l’assessore Capecchi – una eventuale ripianificazione sarebbe un’operazione a medio lungo termine».

Il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi è intervenuto a conclusione del punto all’ordine del giorno sull’area ex Breda. «Questa giunta – ha detto il sindaco - cerca di prendere le migliori decisioni possibili per la città. Persegue sempre l’interesse pubblico. Lo persegue certamente in questa vicenda. Dal luglio scorso, a seguito del fallimento, lavoriamo in modo serrato con i nostri avvocati e con i tecnici comunali di riferimento su questa vicenda. Su quanto emerso dagli approfondimenti fatti nel corso dei mesi, abbiamo voluto un parere scritto dell’avvocato Chierroni, legale esterno incaricato dall’Amministrazione per seguire la vicenda. Ovviamente l’interesse non è solo quello della curatela ma anche di altri soggetti: Sistemi Urbani e Le Professioni (gli ordini professionali), che hanno manifestato più volte l’intenzione di andare avanti; e anche di Inail (le conferenze di servizio sono in corso). Con il differimento si tenta di aprire una possibilità, quella di trovare un investitore serio che possa concludere la trasformazione di quell’area muovendosi all’interno della convenzione. Non abbiamo certamente motivi di dubitare di ciò che è stato formalizzato dai nostri avvocati e dalla curatela sull’interesse dei privati. Per l’amministrazione resta la priorità che siano terminate le opere pubbliche. Sulle aree pubbliche – ha concluso il sindaco - la discussione è aperta, si possono ripensare funzioni a miglioramento del quartiere. Siamo stati chiamati a prendere una decisione, abbiamo approfondito ogni aspetto e predisposto un provvedimento che, in questa situazione, fosse il più utile da seguire per l’interesse della città».

14/01/2019 20.08
Comune di Pistoia


 
 


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