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Comune di San Casciano
Stop ai bocconi killer. Il comune di San Casciano invita i cittadini a collaborare
Scatta una nuova azione di prevenzione e contrasto al fenomeno dell’avvelenamento a danno di animali domestici e selvatici. Al via una campagna di informazione e controlli nelle aree a rischio. L’assessore Cavallini: “i bocconi avvelenati sono strumenti di morte incontrollabili, dobbiamo fermare chi mette a rischio la vita degli animali e degli esseri umani, soprattutto dei bambini”
Come salvare gli animali da veleni e spugne fritte? Il Comune di San Casciano lancia una nuova campagna di informazione e sensibilizzazione sul fenomeno relativo alla diffusione di esche avvelenate contro animali domestici e selvatici. Un problema che ha recentemente interessato anche le aree decentrate e di campagna del territorio sancascianese, ed in particolare la frazione di Cerbaia, lungo la Sugana, dove, grazie alla segnalazione di una cittadina, sono state rinvenute polpette contenente veleno per animali. L’attività di informazione, messa in piedi dall’assessore all’Ambiente Consuelo Cavallini, prende il via con un incontro aperto al pubblico, in programma lunedì 1 aprile alle ore 17 nella sala del Consiglio comunale. Saranno presenti e interverranno il direttore UFC Igiene urbana veterinaria USL Toscana Centro Enrico Loretti, il medico veterinario Paolo Bandinelli e il luogotenente Giuseppe Bonocore, comandante della Stazione dei Carabinieri di San Casciano.

“L’utilizzo e la detenzione di cibi avvelenati è uno strumento di morte incontrollabile - dichiara l’assessore all’Ambiente Consuelo Cavallini - chiunque ne può essere colpito, non solo gli animali ma anche gli adulti e i bambini. E’ nostro dovere porre uno stop a questa pratica che mette a rischio la vita, un dovere verso la civiltà, la salute e la sicurezza pubblica”. L’iniziativa del 1 aprile offre l’opportunità di apprendere gli strumenti per identificare il cibo avvelenato, conoscere gli atteggiamenti e gli accorgimenti adottare in caso di ritrovamento dei bocconi. “Per il momento l’episodio, verificatosi qualche settimana fa a Cerbaia, lungo la Sugana – precisa l’assessore - non ha interessato altre zone del nostro territorio, ma ci sembra opportuno se non necessario organizzare incontri pubblici che permettano un contatto diretto con gli esperti”. E’ utile sapere, ad esempio, che le esche avvelenate hanno un aspetto allettante, simile a quello di polpette o salsicce. Quando si esce in compagnia dei propri animali è necessario rivolgere la massima attenzione, verificando che gli amici a quattro zampe non raccolgano cibo da terra.

“Nell’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno - aggiunge l’assessore - consideriamo altresì prezioso il contributo dei cittadini, le segnalazioni sono utilissime ai fini del ritrovamento del cibo avvelenato e dei necessari accertamenti che le autorità competenti hanno il compito di svolgere. Con l’aiuto degli abitanti, di coloro che risiedono nelle aree più decentrate, possiamo individuare con precisione le zone a rischio e potenziare i controlli”. La Legge Regionale 39/2001 vieta l'utilizzo e la detenzione di esche avvelenate e sono previste sanzioni per chi contravviene a questo divieto. Info e segnalazioni: Ufficio Ambiente del Comune, Samuele Agazzi, tel. 0558256339.

25/03/2019 8.37
Comune di San Casciano


 
 


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