Comune di Barberino Val d'Elsa
Barberino Val d'Elsa. Un nuovo spazio pubblico “…nella concordia fra noi”
Taglio del nastro per la sala polivalente che porta il nome del parroco don Benito Caldini, scomparso nel 2014
Il sindaco David Baroncelli: “uno spazio di incontro, un punto di aggregazione che si apre per offrire opportunità sociali e culturali è la risposta migliore al bisogno di ritrovarsi”
Con lo stesso cuore, in armonia, nell’unità e nella piena condivisione di intenti, idee, sentimenti. Per la comunità che in Don Benito Caldini, scomparso nell’estate del 2014 nella sua casa alla Romita, aveva trovato una figura religiosa di riferimento, questi ideali non si sono mai spenti né sono stati mai dimenticati. Il parroco era stato alla guida per oltre 30 anni prima delle parrocchie di San Pancrazio e Santa Cristina in Salivolpe, nel comune di San Casciano, poi nella metà degli anni ’70 della chiesa della Romita e di San Pietro in Bossolo, a Tavarnelle.
Il tema della concordia fra le persone ritorna in una targa che spiega l’intitolazione a don Benito Caldini della nuova sala polivalente adiacente alla millenaria chiesa della Romita, presentata e aperta ai cittadini alcuni giorni fa. Poche parole ma ricche di significato per chi ha avuto il privilegio di conoscere un parroco attento all’ascolto, sensibile alle esigenze dei più deboli, assiduo nell’attività pastorale tanto da essere considerato, come sottolinea il sindaco David Baroncelli, “un maestro di vita, un amico, il padre di ogni persona che si sente parte di questa comunità”.
“La Romita è stata la sua prima parrocchia e la sua ultima dimora, continuerà ad essere presente nella concordia fra noi, da lui tanto desiderata”. Così recita la targa, scoperta in occasione del taglio del nastro della sala polivalente dal sindaco Baroncelli e dal presidente della pro Loco della Romita Francesco Bacci, insieme a don Giuliano Landini e don Franco del Grosso. L’insegna è stata posta all’interno della struttura riqualificata in base ad un accordo fra il Comune e l’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, in collaborazione con la Pro Loco della Romita che ha permesso di riportare in vita uno spazio aperto alle iniziative collettive e a disposizione della comunità. La gestione è stata affidata alla Pro Loco della Romita che utilizzerà il nuovo ambiente per l’organizzazione di eventi di interesse pubblico. “Inaugurare uno spazio pubblico che potrà essere fruito dalle famiglie e dai cittadini residenti di ogni età è più che una buona notizia – dichiara il sindaco David Baroncelli – uno spazio di incontro, un punto di aggregazione che si apre per offrire opportunità sociali e culturali costituisce la risposta migliore al bisogno di ritrovarsi, alla necessità di vicinanza e solidarietà che avvertono in particolar modo coloro che abitano nelle aree di campagna e in posizioni decentrate. Un valido antidoto all’isolamento e all’emarginazione che fa sentire più unite, concordi e meno sole le persone, soprattutto gli anziani. Questo è l’impegno che intendiamo portare avanti e rafforzare con l’obiettivo di valorizzare la vita di comunità nelle frazioni e mettere al centro la forza policentrica del nuovo comune di Barberino Tavarnelle”.
Moltissime le persone presenti all’inaugurazione della sala e della scopertura della targa che hanno festeggiato l’apertura dello spazio con un buffet preparato e offerto dagli stessi cittadini. Hanno preso parte all’iniziativa gli assessori Marina Baretta e Roberto Fontani, il consigliere comunale Alberto Marini, l’ex sindaco Sestilio Dirindelli, il governatore della Misericordia Paolo Naldini, il luogotenente Giuseppe Cantarero, comandante della stazione dei Carabinieri di Barberino Tavarnelle.
La sala è attigua alla pieve duecentesca della frazione della Romita, un piccolo grande tesoro tra i luoghi di fede del Chianti legato in origine ad una cappella in stile romanico. La struttura ha visto continui e successivi riadattamenti nel corso dei secoli soprattutto nel 1600 fino ad acquisire l'aspetto attuale che deriva da un ulteriore intervento di rivisitazione realizzato intorno ai primi del '900.
31/10/2019 10.44
Comune di Barberino Val d'Elsa