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Regione Toscana
Diritti: Garante infanzia e adolescenza, imperativo è dignità della persona senza distinzioni
In occasione del 71esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, Camilla Bianchi richiama la visione di un mondo più giusto e solidale
E' nella seconda metà del Novecento, dopo che le più efferate barbarie contro la libertà e dignità della persona sono state compiute, che l’idea dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona si afferma con vigore, inducendo anche la comunità internazionale ad elaborare valide garanzie a presidio di quei diritti, affinché gli stessi non restino solo l’espressione di nobili princìpi, bensì divengano il paradigma fondante del costituendo ordinamento internazionale.
Così, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 10 dicembre 1948, al Palais de Chaillot di Parigi, adotta e proclama la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, ponendo per la prima volta le basi di quel complesso sistema giuridico di protezione dei diritti fondamentali della persona a livello universale.

In essa, in particolare, si sostiene "l'importanza di un sistema sovranazionale basato sui diritti umani come premessa imprescindibile per perseguire la pace e la sicurezza internazionali, lo sviluppo e la democrazia. Vi si afferma, infatti, che 'il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo'.

Lo ricorda il garante per l'infanzia e l'adolescenza, Camilla Bianchi, in occasione delle celebrazioni di domani, 10 dicembre.

"La Dichiarazione - continua - tratteggia l’affermazione di un comune sentire del genere umano, l’aspirazione e la visione condivisa di un mondo più giusto e solidale, nonché un insieme di principi universalmente accettati che informano in modo sempre più solido tutti gli aspetti delle relazioni umane, all’interno delle singole comunità e tra le nazioni".

,Così oggi - è il pensiero della garante - in un’ epoca fluttuante contraddistinta da nuove e continue tensioni politiche, sociali ed economiche in Italia e nel resto del mondo, il 71esimo anniversario richiama tutti noi al duplice imperativo, etico e giuridico, di rispetto della pari dignità della persona senza distinzione di sesso, di razza, di nazionalità, di credo politico o religioso".

Verso quella che Bianchi definisce "suprema finalità", Stati, Governi, popoli, donne e uomini, rgazze e ragazzi "devono instancabilmente tendere e sentirsi obbligati, per non dimenticare che la Dichiarazione Universale è stata e continua ad essere, nella sua palpitante attualità, un atto di fede e di speranza nel destino dell'umanità".

09/12/2019 18.50
Regione Toscana


 
 


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