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Comune di San Casciano
Il Comune di San Casciano ha impiegato una decina di ragazzi nei servizi sociali e nelle attività culturali
Il sindaco Roberto Ciappi: “l’esperienza aiuta a far emergere passioni, interessi che potranno offrire uno sbocco professionale”
“Impegnare un anno del proprio tempo nel Servizio civile nazionale significa investire nella propria formazione umana e professionale, vuole dire mettersi in gioco da volontario con le proprie vocazioni e aspirazioni e constatare direttamente, sul campo, i diversi aspetti del mondo del lavoro”. Le parole di Teresa Papa, fiorentina, studentessa in giurisprudenza, siglano in maniera positiva l’ultimo giorno di formazione del Servizio civile, svolto nell’ambito del progetto elaborato dal Comune di San Casciano Gap Giovani Attivi e Partecipi. Per lei, come per gli altri suoi compagni di avventura ‘civile’, Giovanni, Akshay e Giorgia, le idee sull’esperienza che è volta al termine convergono sull’alto valore formativo del percorso condiviso nel settore sociale, a supporto dei minori, dei disabili e degli anziani.

I giovani “attivi e partecipi”, coordinati dall’educatrice professionale Laura Dainelli, tirano le somme di uno dei periodi che definiscono tra i più stimolanti di questa fase della loro vita. “Abbiamo capito che per mantenere alto il livello di civiltà tra le persone – affermano - occorre toccare con mano i problemi delle fasce più deboli della popolazione e lavorare sulle relazioni interpersonali attraverso i temi dell’accoglienza, della conoscenza, della consapevolezza dei bisogni che richiedono risposte concrete e puntuali. Ci si è aperto un mondo affiancando, ad esempio, i bambini e i ragazzi con disturbi per l’apprendimento, con dislessia e in condizioni di disagio di vario genere. Abbiamo compreso che la crescita umana e culturale di una società dipende da quanto saremo in grado tutti di prenderci cura degli altri responsabilmente, pianificando azioni mirate di prevenzione, sensibilizzazione, informazione”. Il percorso, costituito da 1400 ore di attività, suddivise in trenta ore settimanali, ha impegnato i ragazzi nell’acquisire competenze specifiche e rendersi utili alla comunità. “Sono giovani entusiasti e brillanti – dichiara l’assessore alle Politiche sociali Elisabetta Masti – i ragazzi hanno svolto il servizio con dedizione, spirito di solidarietà e intraprendenza. Hanno saputo cogliere l’esperienza formativa a tal punto da trasformare l’occasione di arricchimento e crescita individuale in un’opportunità di benessere collettivo. Il volontariato è una risorsa fondamentale per la qualità della vita del nostro tessuto sociale”. Altro progetto appena concluso, che ha ottenuto un largo consenso tra i giovani, è stato quello che ha coinvolto quattro volontarie per i servizi culturali. Si tratta nello specifico delle studentesse Lucrezia, Matilde, Martina e Laura, impiegate allo scopo di migliorare la fruizione e l'accessibilità dei servizi bibliotecari tra cui la consultazione, il prestito, l’accesso al patrimonio multimediale e postazioni web, l’aggiornamento dati, gli eventi, i corsi, i laboratori e i tanti progetti promossi dalla biblioteca come i Nonni favolosi e il gruppo dei volontari Nati per Leggere. In questo caso i progetti sono stati coordinati dai bibliotecari Marco Rossetti e Nina Di Claudio. “Il ruolo dei giovani – conclude il sindaco Roberto Ciappi – è stato incisivo anche nel settore culturale, i linguaggi e le forme di comunicazione delle studentesse hanno contribuito a migliorare l’accesso ai servizi bibliotecari, rendendo il dialogo con gli utenti più diretto e innovativo. L’esperienza del servizio civile nazionale può aiutare a far emergere passioni, interessi che potranno offrire uno sbocco professionale e proseguire l’attività nel mondo del volontariato”.

14/12/2019 18.46
Comune di San Casciano


 
 


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