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Comune di Greve in Chianti
Il sindaco Paolo Sottani: "Siamo in ginocchio. Il Governo salvi i comuni turistici"
“Siamo il cuore dell’Italia e della bellezza rinomata in tutto il mondo ma adesso rischiamo il tracollo. Chiediamo al governo di impedire che il Coronavirus ci porti via la nostra storia, la nostra identità”. Un appello firmato insieme a 28 colleghi di tutta Italia chiede al Governo di non abbandonare i Comuni, gioielli turistici del patrimonio nazionale
“Il Governo salvi i nostri comuni, simboli del patrimonio italiano”. Il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani è tra i primi promotori e firmatari dell’appello di respiro nazionale che 28 Comuni d’Italia, disseminati in varie regioni dello stivale, da nord a sud, rivolgono al Governo per salvare i piccoli e i medi comuni a vocazione turistica. Quelle realtà che compongono e arricchiscono il patrimonio nazionale, costituito da risorse e ricchezze naturalistiche e ambientali necessarie alla stabilità economica dell’intero paese.

“Riconosciamo il valore del nostro territorio – dichiara il sindaco Paolo Sottani – siamo consapevoli che ripartire dal valore aggiunto delle nostre eccellenze che spaziano dal settore agroalimentare ed enogastronomico alle testimonianze storico-artistico e culturali, dalle emergenze architettoniche alla bellezza del paesaggio in cui esse sono incastonate sia l’unica strada da intraprendere per la ripartenza. Purtroppo adesso siamo schiacciati dai colpi di una crisi sanitaria e sociale che si è inevitabilmente abbattuta sul fronte economico, causando un processo di impoverimento che spaventa per le sue ampie e crescenti proporzioni. Ne vengono colpite le imprese, i lavoratori e le famiglie. La crisi finanziaria investe i nostri territori il cui prodotto interno lordo dipende in gran parte dai flussi turistici, dal settore della ricettività e del mondo vitivinicolo”.

Il pregio ambientale del Comune di Greve è legato alla nascita del circuito internazionale Città Slow che porta avanti da molti anni insieme a circa 200 città del mondo e al percorso avviato come territorio Chianti per la candidatura a patrimonio Unesco. “Siamo un piccolo comune turistico – aggiunge il sindaco Paolo Sottani - che rappresenta l’essenza italiana che trae forza dalle mani dei suoi produttori, dalle pietre della sua storia, dalla cura della campagna e dalla valorizzazione dei piccoli borghi che hanno permesso lo sviluppo di un turismo slow e sostenibile, pienamente rispettoso dell’ambiente. Ma rischiamo il tracollo. Le nostre entrate sono ridotte ai minimi termini e i servizi essenziali sono messi a rischio”. Alla luce di un bilancio che verrà indiscutibilmente penalizzato il Comune di Greve, unendosi alle voci dei colleghi, di cui 6 toscani (San Gimignano, Volterra, Montalcino, Montepulciano, San Vincenzo, Pienza), chiede al governo di non essere abbandonato. “Rivolgiamo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - aggiunge - l’istituzione di un fondo per tutte le città turistiche, la possibilità di attingere non solo all’avanzo di amministrazione di parte libera e destinata, ma anche a quello vincolato per affrontare con tutti gli strumenti la crisi in atto. Chiediamo semplificazione nelle procedure, risorse o strumenti per gli investimenti in manutenzione, non possiamo permettere che il Covid-19 si porti via anche la nostra storia; chiediamo interventi nazionali e fondi di sostegno per gli operatori locali. Da soli non ce la potremo fare: chiediamo allo Stato di darci una mano per farci trovare pronti a ripartire quando tornerà il turismo in Italia”.

I sindaci d’Italia sono invitati a firmare la petizione:
https://www.petizioni.com/appello_per_salvare_i_gioielli_turistici_ditalia

13/05/2020 20.26
Comune di Greve in Chianti


 
 


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